San Severino saluta l’ingresso nel club dei centenari di un altro arzillo nonnino: Giacomo Rossi, classe 1923, il quale – domenica scorsa – ha raggiunto l’ambito traguardo del secolo di vita.
Alla festa per i suoi 100 anni, organizzata dalla sua famiglia, si è unito anche il sindaco Rosa Piermattei, che ha donato al longevo e brillante concittadino una pergamena ricordo.
Chiamato in guerra dal 1943 al 1945, il signor Rossi venne fatto prigioniero, ma dopo varie peripezie riuscì a tornare dalla sua famiglia che viveva nella frazione di Palazzata.
Negli anni ’60 con la moglie Ines, da cui è rimasto vedovo tempo fa, decise di andare a lavorare a Milano per dare un futuro migliore ai figli, Elio e Sara. Il suo vecchio mestiere di sarto, infatti, in quegli anni iniziava a non essere più richiesto e Giacomo Rossi preferì così divenire maggiordomo presso alcune benestanti famiglie del nord. In seguito tornò alla sua amata San Severino dove acquistò due case: una nel rione Uvaiolo e una dove attualmente vive nel rione Mazzini.
Giacomo trascorre le sue giornate attorniato dall’affetto dei propri cari: oltre ai figli a fargli compagnia ci sono, infatti, ben sei nipoti: Ettore di 9 anni, Ginevra di 7 anni, Lavinia di 4 anni, Ludovica di 12 anni, Lavinia di 6 anni e Leo di appena 11 mesi.