Il Settempedano
Non è stata la prima volta e gli automobilisti temono che non sarà neanche l’ultima, ma un rimedio dovrà pur esserci. Ancora una volta i passaggi a livello nel centro urbano di San Severino sono rimasti chiusi ben oltre il tempo necessario per far transitare i convogli su rotaia. Un altro intoppo del genere è accaduto l’altro giorno, con la conseguente formazione di lunghe file di auto, nervosismo e frustrazione per gli automobilisti. «Mi accingevo a recarmi al lavoro – racconta Lucia, una barista impiegata in un esercizio del rione Settempeda – e, come spesso mi accade, avendo parcheggiato nei dintorni, ho scelto di transitare per il passaggio a livello del rione Di Contro. Erano le 14.00 circa e, quindi, mi sono messa l’anima in pace dato che in quel segmento di tempo so che i convogli fanno coincidenza a San Severino. Tuttavia, dopo il transito del treno proveniente da Castelraimondo e, qualche minuto più tardi, di quello da Tolentino, le sbarre si sarebbero dovute alzare subito. Invece, sono stata bloccata di fronte alle sbarre chiuse per oltre cinque minuti. Intuìto che qualcosa non stava funzionando, ho optato per fare inversione di marcia, a rischio di incocciare in qualche mezzo che era in fila dietro di me. Una volta effettuata l’operazione con più di una manovra, comunque, ho pensato che il malfunzionamento del passaggio a livello fosse circoscritto a quello di rione di Contro. Invece, con grande stupore, quando ho tentato di passare da viale Eustachio, mi sono imbattuta in una fila da capogiro. Allora ho sterzato in direzione di Piazza del Popolo decidendo di superare il cavalcavia di accesso alla città provenendo da Tolentino, per poi guadagnare l’accesso di rione Settempeda, dove si trova il bar. Nel passare, ho visto che la fila in accesso a viale Eustachio in direzione della Casa di riposo Lazzarelli era arrivata fino ai giardini pubblici Coletti. Pazzesco». Per fortuna la barista aveva una valida giustificazione da fornire al datore di lavoro. Chissà quanti avranno dovuto posticipare il pranzo…
Lu.Mus.
