E’ stata una cerimonia molto partecipata quella svoltasi sabato 16 settembre al rione Settempeda per l’intitolazione al maresciallo dei carabinieri, Sergio Piermanni, del largo di fronte al monumento ai caduti di Nassiyria. C’erano, oltre alle autorità locali, il generale di Brigata Fernando Antonio Nazzaro, il maresciallo maggiore Medaglia d’argento al valor militare, Angelo Albanesi, l’ispettore regionale dell’Associazione nazionale Carabinieri, generale Tito Baldo Honorati, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, tenente colonnello Michele Roberti, il comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, tenente Giacomo De Carlini, il presidente della sezione Anc, maresciallo maggiore Decio Bianchi, il vice prefetto vicario, Salvatore Angieri, il Questore di Macerata, Giancarlo Pallini, il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Gianfranco Carozza, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Amedeo Gravina, il comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino, tenente Antonio Di Palo, il tenente colonnello Nicola Milillo dell’Esercito italiano.
Per il Comune hanno partecipato anche il comandante della Polizia municipale, capitano Sinobaldo Capaldi, il presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, gran parte della Giunta, e – fra gli altri consiglieri – Jacopo Orlandani che ha fortemente voluto l’intitolazione del largo perché non si perdesse la memoria del sacrificio del maresciallo Piermanni.
Accanto al Gonfalone della Città di San Severino Marche erano presenti anche porta insegne e rappresentanze delle sezioni dell’Associazione nazionale Carabinieri, dell’Arma di Cavalleria, dell’Associazione Combattenti e reduci, dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, dell’Associazione Nastro azzurro, dell’associazione Bersaglieri, della Croce rossa italiana e della Protezione civile.
“Il sangue che il nostro eroe Sergio Piermanni ha versato a Civitanova è stato assorbito dalla terra marchigiana – ha sottolineato l’ispettore regionale dell’Associazione nazionale Carabinieri, generale Tito Baldo Honorati -. Rendendo memoria a Sergio Piermanni, rendiamo omaggio e riconoscenza alla vedova che ha scelto di restare nelle Marche dove ha cresciuto i figli nella memoria dell’eroico padre. Noi tutti carabinieri siamo riconoscenti e siamo fedeli alla sua memoria rinnovando l’impegno di amore alla patria e ai cittadini che egli ci ha dimostrato”.
“L’intitolazione di questo luogo pubblico al maresciallo capo Medaglia d’oro al valore militare, Sergio Piermanni, intende rendere omaggio al sacrificio di un valoroso carabiniere caduto nell’adempimento del dovere. Nonostante siano trascorsi così tanti anni nulla potrà colmare il vuoto nella famiglia Piermanni seguito alla tragica scomparsa del caro congiunto – ha sottolineato il comandante della legione Carabinieri delle Marche, generale Fernando Antonio Nazzaro -. Siamo consapevoli che le parole sono insufficienti a rappresentare i tratti più straordinariamente grandi delle vicende umane e che, come in questo caso, molto possono togliere ai significati ideali e morali sottesi al sacrificio della vita da parte di un fedele servitore dello Stato. Sono trascorsi quarant’anni da quella tragica notte ma nessuno ha dimenticato. Questo eroe ha saputo scrivere con il suo operato una tra le più belle pagine della storia dell’Arma. La volontarietà del suo spontaneo rientro in servizio conferisce al suo sacrificio la nobiltà dell’eroismo inteso come cosciente sprezzo del pericolo nell’adempimento di un dovere considerato impegno d’onore giacché imposto solo dalla sua coscienza. A lui va la nostra perenne riconoscenza. L’odierna cerimonia conferma che lo Stato e l’Arma dei carabinieri non dimenticano i propri figli migliori”.