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Nardino Carnevali e Nadia Canuti su Lancia Ardea del '52
Nardino Carnevali e Nadia Canuti su Lancia Ardea del '52

Auto d’epoca: il Caem archivia il 20° Trofeo Scarfiotti

Vincere aiuta a vincere. Il vecchio adagio si addice alla perfezione alla giovane coppia umbra formata dal pilota Marco Gaggioli e dal navigatore Andrea Pierini. A bordo di una Lancia Fulvia Coupé del 1975, gli alfieri dell’Auto Moto Storica Altotevere si aggiudicano, battendo 38 avversari, la “maratona” del Trofeo Scarfiotti per auto d’epoca, con 60 tratti a cronometro, giunto alla 20^ edizione, dopo aver centrato lo scorso inverno il primo, grande successo nella 240’ Sotto le stelle, manifestazione in giornata unica organizzata, come lo Scarfiotti, dal Caem presieduto dal settempedano Pietro Caglini. Successo, abbinato all’altro dell’equipaggio misto aretino con Rita Magnanini al volante di una maneggevole Autobianchi A112 del 1973 (“Avevo vinto tra le donne anche al “Dal bel mare al bel monte”, manifestazione fermana di primavera del Caem”, tiene a precisare) ed il consorte Enrico Valentini al suo fianco, che sa tanto di cambio generazionale in una specialità che non è prerogativa precipua di concorrenti esperti. Da ricordare anche la grande meticolosità dello staff organizzatore nella cura di ogni particolare della manifestazione, visionata dal delegato Asi Alberto Ghini, presidente del Chc Cesena. E poi, il consueto spettacolo agonistico in notturna nell’epilogo della giornata d’avvio a Sassotetto, questa volta con una seconda sessione di prove by night dopo la prima alla luce del sole e la rigenerante cena in quota al ristorante La Capannina; gli ottimi cibi e bevande in ogni punto ristoro con prelibati assaggi di formaggi locali abbinati a miele e marmellate all’Hotel Terme di Sarnano; la presenza graditissima di Francesca Grimaldi, il bel volto del Tg nazionale, stavolta in qualità di consigliere nazionale Asi; ed il piacevolissimo prologo a cura dell’istrionica band “Le Nuvole” (Maurizio Moscatelli fiati, Nazzareno Morosi e Sergio Misici tastiere, Luca Orselli batteria, Stefano Cardella basso, Luca Mengoni violino, Andrea Longo chitarra e voce, Guido Colocci voce) alla bomboniera del teatro della Vittoria di Sarnano. “Anche se – ha commentato sorridendo l’organizzatore principe Caglini – il ricordo del nome della band ci ha creato un po’ di apprensione nel pomeriggio di sabato, quando un robusto scroscio di pioggia ha messo a dura prova i nostri mezzi, per poi lasciare il campo libero, per fortuna, ad un sole ammiccante a fine giornata”. Per l’edizione numero venti “barra 39 – aggiunge il presidente del Caem – pensiamo di aver dato il massimo. Ci prepariamo con cura per l’anno venturo, quando toccheremo i 40 anni dalla fondazione, un traguardo che possono vantare solo pochi clubs in Italia”. Nelle Marche torna sempre volentieri Francesca Grimaldi: “Viaggio molto, ma tanti scorci marchigiani suggestivi ammirati con lo Scarfiotti non li conoscevo – ha confessato dopo aver sorseggiato vino cotto classico e di visciole all’azienda “Lorese” di Cristian Ercoli, a Loro Piceno -. Peccato che per questioni logistiche non sia potuta scendere in “pista” per gareggiare. L’importante, però, è stare insieme e divertirsi guardando, come in questa occasione, i navigatori che dettano il ritmo scandendo a voce i secondi, senza strumentazioni troppo sofisticate. I vertici dell’Automotoclub storico italiano non puntano sull’eccessivo agonismo. Bene così, quindi, allo Scarfiotti”. Mentre i due vincitori di Città di Castello si sono imposti con una condotta di gara attenta, approfittando nell’ultima tornata a cronometro di Pian di Pieca di un errore dell’ottantenne driver settempedano Gianpaolo Paciaroni, vincitore di tante battaglie, che pure si trovava in vantaggio fino all’ultimo tratto (!), emerge dalla memoria il dono del defibrillatore portatile alla Polisportiva Colmuranese, con i sinceri ringraziamenti al Caem del presidente Tonino Bordi e della prima cittadina Ornella Formica che ha ricambiato con le tradizionali “paccucce” (mele rosa essiccate nel vino cotto), ricordando “il corso avviato per gli operatori che potrebbero utilizzare, anche se non ce lo auguriamo, la strumentazione” ed altresì la mostra sull’”Immagine dei bambini nella propaganda della grande Guerra a cento anni dall’inizio del primo conflitto mondiale. Unico neo? Non aver potuto farvi ammirare a dovere, a causa del temporale, il paesaggio dei Sibillini da Colmurano, dove di solito splende il sole”. Durante le premiazioni tenute come di consueto nel ristorante sarnanese La Marchigiana, dove i concorrenti hanno potuto apprezzare, fra le altre leccornie, la prelibata coratella d’agnello e ricordare per contrappasso, ormai stanchi, la quiete dell’abbazia romanico-cistercense di Fiastra tappa di metà prima giornata dopo una lunga serie di prove a cronometro intervallate dalla stimolante visita alle Cantine Saputi, oltre che prendere visione dei gioielli personalizzati realizzati dell’artista settempedano Adriano Crocenzi, all’opera durante il pranzo di commiato, si è avuto un momento di suggestivo ricordo del grande appassionato del settore Donato Maniscalco. Scomparso da qualche mese, il premio alla sua memoria è stato assegnato stavolta al commosso driver fiorentino Massimiliano Buccioni, il quale succede a Wilmer Boscolo di Rovigo, che aveva a sua volta ricevuto il trofeo ricordo dell’elegante e coinvolgente concorrente di origini siciliane, ma dorico di adozione, al termine della 240 minuti sotto le stelle.

CLASSIFICA ASSOLUTA FINALE

1) Marco Gaggioli (nav. Pierini), Lancia Fulvia 1975, 411 pen.; 2) Claudio Baviera (nav. Bramanti), A112 ’73, 506 pen.; 3) Mauro Marcelli (nav. Marcelli junior), Mini Cooper ’67, 539 pen.; 4) Gianpaolo Paciaroni, A112 ’74, 549 pen.; 5) Andrea Carnevali (nav. Vicomandi), Alfa Romeo GT ’72, 564 pen.; 6) Massimiliano Buccioni (nav. Guerrini), Alfa Romeo Giulietta SS ’62, 631 pen.; 7) Wilmer Boscolo (nav. Molon), Mini Cooper ’73, 835 pen.; 8) Claudio Paradisi (nav. Mancinelli), Triumph ’62, 991 pen.; 9) Gianpaolo Veralli (nav. Anselmicchio), Mini Cooper ’70, 1.108 pen.; 10) Lorenzo Pesaresi (nav. Carnevali), Alfa Giulia Spider ’62, 1.579 pen. 18° e primo equipaggio misto Rita Magnanini (nav. Enrico Valentini), Autobianchi A112 ’73, 3.451 pen. 1° gruppo: Caem di San Severino.

Luca Muscolini

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