Il Settempedano
Il prossimo 16 settembre si terrà a Macerata, davanti alla Corte d’assise, il processo a carico di Debora Calamai, la mamma che ha ucciso il figlio di 13 anni, Simone Forconi, la sera della vigilia di Natale dello scorso anno. La donna, attualmente richiusa nell’ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova), è difesa dagli avvocati Simona Tacchi e Mario Cavallaro.
I legali chiederanno ai giudici il “non doversi procedere” in base alla perizia psichiatrica che, eseguita dal dottor Gabriele Borsetti di Ancona, ha attestato – in sede di istruttoria e in un incidente probatorio – “la non capacità di intendere e di volere” di Debora, a causa di un disturbo “schizoaffettivo bipolare”.
Come purtroppo si ricorderà, la 38enne – originaria della Toscana – colpì, in preda a raptus, il suo figliolo con 9 coltellate.
