Home | Sport | La Settempeda esce indenne da Porto Sant’Elpidio
Euro Net San Severino Marche
Marco Caracci
Marco Caracci

La Settempeda esce indenne da Porto Sant’Elpidio

La Settempeda esce indenne dallo stadio talismano. Quello che ha consacrato al torneo di Promozione i biancorossi al termine della stagione trionfalmente conclusa ai play-off, tre campionati orsono, che vide passare sul neutro del Ferranti in semifinale, seppur alla lotteria dei calci di rigore, la Settempeda di Daniele Fontana ai danni del Petritoli dopo l’1-1 dei 120’. Ferranti, quindi, ancora terreno amico per i biancorossi, stavolta in tenuta nera, nonostante un intero tempo disputato con l’uomo in meno per l’espulsione di Serangeli per doppia ammonizione, opinabile. Chi legge il referto non sia tratto in inganno, l’arbitro Ilaria Cleri di Pesaro ancora una volta ha messo mano ai cartellini rossi con sorprendente puntualità. Non è stata una battaglia campale ma una gara equilibrata con qualche squillo ma senza veri acuti, che ha consentito ai settempedani di muovere la classifica e ai rivieraschi di non perdere contatto con la zona play-off in una stagione in cui la salvezza può ritenersi virtualmente conseguita. Partenza con due fiammate locali. All’8’ il bomber Marco Cingolani tenta di assestare subito la rasoiata vincente ma Caracci fa capire altrettanto subito che non sarà facile superarlo. Al 10’ Cuccù dai 7-8 metri è il più reattivo a stangare, ma non è fortunato perché la palla si stampa sulla traversa. Al 38’ una punizione di Monteneri termina direttamente fra le braccia di Canaletti. Pochi secondi dopo Serangeli, a contatto con Cuccù sulla fascia sinistra, viene colpito dal secondo strale della Cleri ed è costretto ad abbandonare con parecchio anticipo la gara. Inutile il tentativo di far notare all’arbitro donna pesarese che nel ruzzolone congiunto Cuccù ha alzato una gamba, meritando pure lui il cartellino giallo. La Settempeda regge fino all’intervallo e, al rientro, non fa una piega, mascherando con maestria l’uomo in meno. Inizialmente i nero-oro erano stati disposti da Gentili con il 4-2-3-1 con Lucaroni e Meschini (quest’ultimo in forma smagliante) sulle fasce difensive, Monteneri e capitan Mulinari (pur con una caviglia gonfia) al centro della difesa davanti a Caracci. Riccardo Rocci versione “piovra” (una gran quantità di palloni recuperati dal lungo centrocampista) e Serangeli barriera frangiflutti; Teloni a destra, Capenti a sinistra e Fiecconi in mezzo nel pacchetto centrale avanzato e Lorenzo Rocci (poi toccato duro al piede già infortunato, rilevato da Pascual) unica punta. Il Porto rispondeva con il 4-4-2 con Belleggia e capitan Marconi sulle fasce difensive con numeri invertiti rispetto alla consuetudine e Cannoni centrale con Carafa; Islami, Marco Cingolani, Marozzi e Santacroce in mezzo al campo ed il bomber Riccardo Cingolani (fratello di Marco) con Cuccù a tentare di pungere. Nella ripresa Cerqueti ha provato a spingere con maggior vigore, optando per il 4-3-3, ma la proverbiale difesa della Settempeda, tornata la migliore del girone B con sole 13 reti al passivo a pari merito con l’Atletico Piceno dopo l’inopinata sconfitta interna dell’Helvia Recina con il San Marco Servigliano, ha retto l’urto rischiando solo in una occasione. Al 39’ angolo dalla destra con colpo di testa a botta sicura di Cannoni su cui Caracci ha volato, deviando in calcio d’angolo. Grande giornata per il numero uno settempedano ma, in generale, buona prova dell’intero collettivo. Poteva anche andare meglio se Monteneri, al 14’ del secondo tempo, sugli sviluppi di un calcio piazzato procurato dal positivo Meschini sull’estrema sinistra e battuto da Capenti, non avesse trovato sulla sua stoccata di sinistro il piede del reattivo Canaletti. Ma forse sarebbe stato un risultato troppo squilibrato al termine di un confronto terminato giustamente in parità e senza i tanti falli che il tabellino potrebbe far pensare. “Il pareggio interno con la Settempeda – ha commentato alla fine il presidente dei blucerchiati, Giuseppe Sfredda – ci può stare perché non è facile superare il duo difensivo Monteneri-Mulinari. Non a caso la retroguardia biancorossa è tornata la migliore del torneo. Il Porto ha centrato virtualmente la salvezza in questo torneo di Promozione livellato verso il basso, se vogliamo fare due conti. Ciò ci consentirà di giocare le prossime partite senza assilli”. Per mister Giacomo Gentili, mentre si fa la conta dei sopravvissuti alle saette disciplinari della terna, “abbiamo conquistato un buon punto considerando che abbiamo dovuto giocare dal 41’ del primo tempo in dieci per due mezzi falli diventati due cartellini gialli ai danni di Serangeli. Comunque contro un buon Porto non abbiamo demeritato, confermando che stiamo facendo progressi dopo un periodo avaro di risultati”.

Il tabellino.

P.S.ELPIDIO-SETTEMPEDA 0-0

P.S.ELPIDIO: Canaletti, Marconi, Belleggia, Cuccù, Cannoni, Carafa, Riccardo Cingolani, Marozzi, Santacroce (37’ st Maccaferro), Marco Cingolani (30’ st Cozzi), Islami. (A disp. Fasoli, Martini, Malpiedi, Rossi, Mora). All. Cerqueti

SETTEMPEDA: Caracci, Meschini, Lucaroni, Serangeli, Monteneri, Mulinari, Teloni (15’ st Del medico), Riccardo Rocci, Lorenzo Rocci (26’ st Pascual), Fiecconi, Capenti. (A disp. Pelagagge, Muscolini, Ruggeri, Menichelli, Marasca). All. Gentili

Arbitro: Ilaria Cleri di Pesaro

Note: espulsi per doppia ammonizione Serangeli (40’) e Islami (46’ st); direttamente dalla panchina Pelagagge, l’allenatore del P.S.E. Cerqueti ed il dirigente della Settempeda Leandro Gallina per proteste; ammoniti: Marconi, Belleggia, Cuccù, Marozzi, Teloni, Riccardo Rocci, Fiecconi; angoli 2-1, rec. 2-+4’, spettatori 100 circa.

Luca Muscolini

Centro Medico Blu Gallery