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Il luogo del ritrovamento del cadavere
Il luogo del ritrovamento del cadavere

Il corpo ritrovato è del commerciante Pietro Sarchiè

E’ di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce 62enne scomparso il 18 giugno scorso, il cadavere semi carbonizzato ritrovato ieri sera (sabato 5 luglio) lungo la Valle dei grilli a San Severino. Anche se il riconoscimento non è ancora ufficiale, un elemento in particolare porta a pensare che il corpo sia dell’uomo: la fede matrimoniale al dito, su cui c’è un’incisione per ricordare la data che non lascerebbe dubbi. La famiglia non è stata ancora convocata per l’identificazione del cadavere. L’autopsia sarà eseguita nelle prossime ore. Sarchiè è stato vittima di una vera e propria esecuzione. Sembra infatti che l’uomo abbia un foro provocato da un colpo d’arma da fuoco alla testa. Anche le modalità dell’occultamento e il tentativo di bruciare i resti fanno pensare a qualcosa di più di una rapina. Il corpo era stato infilato in un sacco di plastica per l’immondizia e ricoperto di terra (non è stata scavata una fossa) e con un vecchio materasso sopra. Nonostante questo, gli animali selvatici si sarebbero accaniti sul cadavere. Il corpo è stato ritrovato intorno alle 18 di ieri durante una battuta a piedi dei carabinieri, i quali hanno avvertito un odore nauseabondo e cominciato a scavare in quel punto. Sarchié, il giorno in cui aveva fatto perdere le sue tracce, si era rifornito di pesce e si era poi diretto verso l’alto maceratese dove abitualmente faceva le consegne. L’ultima era stata a Sefro. E’ quindi probabile che l’uomo sia stato ucciso nella zona, magari in un posto diverso da quello del ritrovamento e poi portato in località Valle dei grilli.

Servizio in aggiornamento.

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