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"Sorrisi" in Etiopia
"Sorrisi" in Etiopia

L’umanità di tanti volontari porta “Sorrisi” in Etiopia

Come ogni anno, prima che finisca l’inverno, i volontari dell’associazione Sorrisi per l’Etiopia si recano nel Paese africano per consegnare aiuti umanitari, seguire da vicino le opere che sono state avviate e sostenere altre iniziative portate avanti dai missionari impegnati in quelle zone.

A Lenda, dove c’è la scuola realizzata in memoria di Luca, Alessio e Cristina, sono state inaugurate due nuove aule che, assieme a un ufficio per gli insegnanti, vanno ad ampliare la struttura frequentata ogni giorno da centinaia di bambini e ragazzi del posto. Una delle due aule è stata costruita grazie alla generosa donazione dei coniugi Duilia e Lucio Boldrini di Castelraimondo in ricordo della loro figlia, Daniela. Il resto è stato finanziato da “Sorrisi per l’Etiopia”: agli alunni sono state consegnate anche nuove divise scolastiche, mentre all’esterno della scuola è stata posta una targa scritta in italiano e in amarico, la lingua ufficiale dell’Etiopia.

Un altro momento molto importante è stato la consegna di coppie di pecore alle famiglie più bisognose di Lenda, così come l’incontro con la popolazione locale cui sono stati distribuiti panini, come ormai abitudine, per stare insieme in un momento di festa e aggregazione. Infine, la visita alla cooperativa dei lavoratori non vedenti impegnati nella fabbricazione di mattoni: a loro è stato dato un contributo in denaro per sostenerne alcune necessità.

C’è stato poi il trasferimento alla clinica di Kenafa, un piccolo ma importante ospedale che è diventato punto di riferimento per circa 90 mila persone. Qui l’associazione ha consegnato molti farmaci, vestiti e un contributo a supporto delle attività sanitarie. Particolarmente intensa è stata la visita di quest’anno, poiché i volontari sono giunti proprio nel giorno in cui erano in cura circa 400 persone, di varia età, a causa di una brutta malattia: l’Elefantiasi (arti inferiori gonfi in modo impressionante per il fatto che molti camminano scalzi e trascurano l’igiene dei piedi). Sempre a Kenafa c’è stato poi l’incontro con alcune infermiere volontarie di una Onlus scozzese che ha finanziato parte della struttura ospedaliera.

Vincenza e Fabio Scuriatti, che guidavano il gruppo dei volontari assieme a padre Gianni Pioli, hanno abbracciato anche una ragazza madre, con un passato molto difficile, e il suo bambino che “Sorrisi” ha deciso di adottare; e poi hanno incontrato alcune ragazze ospiti della Casa famiglia di Soddo fondata da due italiani, Antonio e Lina. Pure qui è arrivato puntuale il contributo di “Sorrisi”.
Altri aiuti sono stati portati nella missione nel Dawno Konta a 2.300 metri sul livello del mare, diretta da padre Renzo. Ogni anno, durante questo straordinario viaggio della speranza e della solidarietà, vengono rappresentate all’associazione nuove e importanti richieste di aiuto. In alcuni casi si tratta di situazioni davvero drammatiche. E il cuore dei volontari che si recano in Etiopia è sempre pronto ad aprirsi ai bisogni di chi è certamente meno fortunato di noi. Una ragazza madre di 16 anni, con un bimbo di 7 mesi, ha chiesto aiuto e subito le ha risposto una settempedana con l’adozione a distanza. E’ il segno di una generosità ormai contagiosa che sta dando grande frutto al seme gettato in terra nel ricordo di Luca, Alessio e Cristina.

Ha fatto parte della delegazione di quest’anno anche Valerio Scarponi, speaker radiofonico affermatosi ormai a livello nazionale, il quale, fra l’altro, ha effettuato un collegamento con la sua emittente – RDS – per raccontare l’esperienza vissuta al fianco dei volontari di “Sorrisi per l’Etiopia”

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