San Severino procede nel processo di ricostruzione post sisma che ha già visto finanziare cantieri per quasi 444 milioni di euro (443 milioni 771 mila 282 euro). I fondi sono stati stanziati per sostenere sia le pratiche private che gli interventi su edifici pubblici, luoghi di culto e la delocalizzazione delle attività produttive. “La ricostruzione privata rappresenta una componente fondamentale degli interventi previsti, con una cifra già stanziata che supera i 402 milioni di euro (402 milioni 553 mila 219 euro) – ricorda il sindaco Rosa Piermattei -. Questi fondi consentiranno il recupero di ben 702 edifici, contribuendo a ridare vita al tessuto abitativo e sociale del Comune”.
Le pratiche già presentate dai privati all’ufficio Ricostruzione del Comune ammontano a un totale di 1.001 e riguardano 424 immobili soggetti a interventi di ricostruzione leggera, 134 immobili interessati da ricostruzione pesante, 437 immobili coperti dall’Ordinanza 100, 6 immobili rientranti nell’Ordinanza 13/2017.
Ad oggi sono già state concluse 434 pratiche per contributi sisma e 43 per contributi fuori sisma.
Intanto, l’ufficio comunale per i Servizi alla persona informa i beneficiari di contributo per disagio abitativo, ex Cas, Sae, Mapre ed altre forme di assistenza abitativa, che dalle ore 12 di giovedì 30 gennaio sarà riattivata la piattaforma informatica Sem attraverso la quale presentare la dichiarazione per il mantenimento dei requisiti dei benefici di assistenza a favore dei cittadini colpiti dagli eventi sismici del 2016, per l’anno 2025.
All’indirizzo internet https://appsem.invitalia.it sarà possibile compilare e caricare la dichiarazione, la cui scadenza è fissata entro e non oltre le ore 23.59 del 31 marzo 2025.
La dichiarazione del mantenimento dei requisiti per beneficiare dell’assistenza e delle eventuali cause impeditive alla presentazione della richiesta di contributo per la ricostruzione deve essere presentata per via telematica da un qualsiasi membro del nucleo familiare percettore dei benefici, accedendo alla piattaforma online con le credenziali di identità digitale, come Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi, ma può essere presentata anche da soggetti delegati o dallo stesso Comune di residenza.
La suddetta dichiarazione deve essere presentata anche dai nuclei familiari che hanno presentato una nuova domanda di concessione del contributo per il disagio abitativo a decorrere dal 1 settembre 2024.