“Il ricordo di un genitore che ci ha regalato una storia quando eravamo bambini, è diverso da tutti gli altri: è più forte e persistente perché porta con sé la certezza di essere stati amati”. – R. V. Merletti
Leggere fiabe ai propri figli è un gesto d’amore, tanto importante quanto sottovalutato. È di questo che si occupa il Sognalibro, l’associazione di volontari che quest’anno, a San Severino, festeggia il primo decennio di attività. È necessario fare un passo indietro, però, per capire a fondo chi sono e cosa fanno questi volontari. Perché non si può parlare di Sognalibro senza parlare di Nati per leggere. Nati per leggere è un progetto nazionale, il risultato di una collaborazione fra pediatri e bibliotecari (è infatti promosso dall’Associazione Biblioteche italiane, dall’Associazione culturale Pediatri e dall’Associazione Onlus “Centro per la salute del bambino”). Alla base, una convinzione: quella che leggere ad alta voce abbia un’influenza positiva sui bambini, aiutando a sviluppare – fin dai primi mesi di vita – le loro capacità relazionali e cognitive. Ascoltare la voce del genitore è stimolante e infonde senso di protezione. A San Severino, l’iniziativa parte dalla biblioteca comunale “F. Antolisei” e, in particolare, da Annalisa Piersanti, che inizia a organizzare letture dedicate ai bambini proprio nella biblioteca. Il progetto si espande, anche grazie al sostegno dell’amministrazione comunale che nel 2004, con delibera di Giunta “Progetto di promozione culturale per i bambini”, aderisce – assieme alla biblioteca – al progetto Nati per leggere. Si organizzano letture espressive, sempre più spesso ambientate negli angoli più belli e raccolti di San Severino, come il chiostro del Duomo di Castello e il cortile della chiesa di San Lorenzo in Doliolo. Finché, nel 2006, i lettori volontari non decidono di entrare a far parte dell’Accademia Musicale Feronia – che promuove finalità compatibili con quelle di Nati per Leggere – come sezione staccata. Nasce così l’associazione Sognalibro, che nel corso di questi dieci anni ha organizzato numerose letture dedicate a ogni fascia d’età. La tutela del bambino non può limitarsi a proteggere e preservare la sua salute fisica: ci sono altri rischi, più sottili, meno evidenti, che ogni genitore dovrebbe evitare. Tra questi c’è la mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Leggere una storia ai propri figli è il rimedio più semplice, più antico e più efficace. I volontari di Sognalibro possono aiutare e affiancare il genitore in questa pratica ormai un po’ dimenticata, organizzando eventi che sono occasioni di crescita e di condivisione non solo per il bambino, ma – in fondo – anche per l’adulto.
Alessandra Rossi