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Davide Cherubini
Davide Cherubini

Sport e Bonus 600 euro: ne parliamo con Cherubini (Cna)

Il Ministero dell’Economia, d’intesa con il Ministero dello sport, ha messo in campo un’indennità di 600 euro – per il mese di marzo – in favore dei collaboratori sportivi. Ne parliamo con il settempedano Davide Cherubini, responsabile fiscale della Cna Macerata.

Chi ha diritto a questo bonus?

“I titolari di rapporti di collaborazione sportiva presso Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva, Discipline sportive associate, nonché presso Società e Associazioni sportive dilettantistiche, a condizione che quei rapporti – validi prime del 23 febbraio 2020 – siano ancora pendenti alla data dello scorso 17 marzo”.

Facciamo un esempio pratico…

“Non so, magari un tesserato di una società di calcio locale affiliata al Coni che riceveva dal club un compenso-rimborso forfettario o premio e che non ha altre entrate”.

È stata prevista una priorità per ottenere l’indennità?

“Sì, il Decreto ministeriale prevede espressamente una priorità per i richiedenti, cioè che, nell’anno 2019, abbiano percepito compensi non superiori a 10.000 euro”.

Altri vincoli per accedere all’indennità?

“Chi è iscritto alla Gestione separata dell’Inps deve presentare domanda direttamente all’Inps”.

Cos’è la Gestione separata dell’Inps?

“E’ nata per dare una tutela a quei lavoratori autonomi che non hanno una propria cassa professionale e che non esercitano attività di impresa. Tra questi, a titolo di esempio, ci sono i collaboratori coordinati e continuativi; altri liberi professionisti per i quali non è prevista un’apposita cassa previdenziale; i lavoratori autonomi occasionali (per i quali esiste l’obbligo di iscrizione al superamento dei 5 mila euro annui)”.

Come ci si iscrive alla Gestione separata dell’Inps?

“Ci si iscrive seguendo le indicazioni contenute nel sito dell’Inps (pagina https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=45795)”.

I titolari di Partita Iva cosa devono fare?

“I liberi professionisti titolari di Partita Iva non devono presentare domanda a ‘Sport e Salute’. Se ricorrono gli altri requisiti di legge, loro rientrano in una casistica diversa e quindi devono fare richiesta direttamente all’Inps”.

Chi percepisce altro reddito da lavoro può accedere anche all’indennità per collaboratori sportivi?

“No. Per avere diritto all’indennità deve infatti autocertificare di avere un rapporto di collaborazione attivo alla data del 23 febbraio 2020 e che il rapporto sia in corso di validità alla data di entrata in vigore del Decreto Cura Italia (17 marzo 2020); a quanto ammontano i compensi percepiti nel 2019; di non aver percepito altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020; di non essere già percettore delle prestazioni o delle indennità previste dal Decreto Cura Italia e di non aver percepito per il mese di marzo 2020 il Reddito di Cittadinanza”.

Dunque, l’indennità sportiva non è cumulabile…

“Esatto, non è cumulabile con le prestazioni e le indennità previste dal Decreto legge Cura Italia”.

Cosa si intende per altro reddito da lavoro?

“Tutto ciò che rientra nella definizione di reddito da lavoro autonomo, nonché i redditi da lavoro dipendente e assimilati e le pensioni di ogni genere (compresi gli assegni ad esse equiparati”.

Quali sono i redditi assimilati che escludono il diritto all’indennità?

“Per redditi assimilati da lavoro si considerano: i compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative di produzione e lavoro, di servizi, delle cooperative agricole, delle cooperative della piccola pesca; le indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità; la borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, se il beneficiario non è legato da rapporti di lavoro con l’erogante; le somme a qualunque titolo percepite nel periodo d’imposta, anche erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, alla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili, alla partecipazione a collegi e commissioni, nonché quelli percepiti in relazione ad altri rapporti di collaborazione aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione a favore di un determinato soggetto nel quadro di un rapporto unitario e continuativo senza impiego di mezzi organizzati e con retribuzione periodica prestabilita; le remunerazioni dei sacerdoti nonché le congrue e i supplementi di congrua; le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni per l’esercizio di pubbliche funzioni, nonché i compensi corrisposti ai membri delle commissioni tributarie, agli esperti del Tribunale di sorveglianza, ad esclusione di quelli che per legge debbono essere riversati allo Stato; le indennità percepite dai membri del Parlamento nazionale e del Parlamento europeo e le indennità, comunque denominate, percepite per le cariche elettive nonché i conseguenti assegni vitalizi”.

Chi possiede reddito da terreno, fabbricato o finanziario ha diritto al bonus?

“Sì, qualora ricorrano gli altri requisiti previsti. Infatti, il reddito da terreno, fabbricato o finanziario non è preclusivo del diritto all’indennità”.

Cosa si intende per compensi percepiti nell’anno 2019?

“Si fa riferimento ai compensi percepiti per collaborazioni sportive”.

Chi, nel 2019, ha percepito compensi superiori a 10.000 euro può presentare domanda?

“Sì. Il Decreto ministeriale, tuttavia, prevede espressamente la priorità per i richiedenti che, nell’anno 2019, abbiano percepito compensi inferiori. Le ulteriori richieste saranno evase fino al raggiungimento dei 50 milioni disponibili per il mese di marzo 2020”.

I tutor del progetto Sport di classe hanno diritto al bonus?

“Sì. Anche i tutor devono presentare domanda come gli altri e, ove ricorrano tutti i requisiti, l’indennità prevista dal Decreto legge sarà sostitutiva del corrispettivo previsto dal contratto per il mese di marzo”.

Coloro che avevano un contratto mensile inferiore ai 600 euro possono fare la richiesta?

“Sì, avranno comunque diritto all’indennità di euro 600”.

E chi invece è titolare di più rapporti di collaborazione sportiva, peraltro di ammontare differente, ha diritto a un’indennità per ciascuna collaborazione?

“No, l’indennità per il mese di marzo è unica”.

È previsto un termine di scadenza delle domande?

“Sì, le domande potranno essere presentate fino al 30 aprile 2020”.

Qual è la procedura?

“E’ divisa in tre fasi. 1) La prenotazione: per prenotarsi è necessario inviare un sms con il proprio Codice fiscale al numero disponibile dal 7 aprile sul sito www.sportesalute.eu. Dopo aver inviato l’sms si riceverà un codice di prenotazione e l’indicazione del giorno e della fascia oraria in cui sarà possibile compilare la domanda sulla piattaforma. 2) L’accreditamento: per iscriversi è necessario disporre di un proprio indirizzo mail, del proprio Codice fiscale e del codice di prenotazione ricevuto a seguito dell’invio dell’sms; 3) La compilazione e l’invio della domanda: immediatamente a seguito dell’accreditamento, sarà possibile accedere alla piattaforma, compilare la domanda, allegare i documenti e procedere con l’invio.

Come si presenta la domanda?

“La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica attiva sul sito di Sport e Salute”.

L’Associazione o Società titolare della collaborazione dovrà confermare quanto certificato?

“Sì, in fase di verifica, ‘Sport e Salute’ potrà richiedere all’Associazione o alla Società sportiva di confermare le dichiarazioni fatte al momento della presentazione della domanda”.

Come si riceverà il contributo?

“Il contributo verrà trasferito esclusivamente tramite bonifico bancario, sul conto corrispondente al codice Iban indicato nella domanda”.

Quando?

“Se la domanda è completa e soddisa tutti i requisiti, il contributo sarà erogato entro 30 giorni dalla ricezione della domanda”.

 

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