«La scuola è un percorso che si conclude con una sintesi. Quando giungerete all’esame di terza, portate con voi la foto dell’importante evento di oggi per ricordare le vostre emozioni nel celebrare un grande poeta come Eugenio Montale». È l’augurio dell’assessore all’Istruzione Vanna Bianconi, che ha presenziato nell’atrio della media Tacchi Venturi al vernissage della mostra su “Xenia”, «quella raccolta di poesie in onore della moglie Drusilla Tanzi dopo la sua scomparsa che il poeta fece pubblicare a sue spese per la prima volta in 50 esemplari per donarli agli amici, un’edizione introvabile – rimarca Donella Bellabarba, ex docente di lettere e figlia del proprietario della tipolitografia Folco – per la cui stampa il poeta scelse la nostra antica stamperia a San Severino grazie all’amicizia che lo legava al giornalista e critico letterario settempedano Giorgio Zampa».
Proseguono le iniziative, molte delle quali nate dalla collaborazione con il Comune, che l’Archivio storico tipolitografia Bellabarba continua a proporre per promuovere la riscoperta dell’opera del grande poeta e scrittore Eugenio Montale, Premio Nobel per la Letteratura nel 1975. L’istituto scolastico settempedano ospita da sabato l’esposizione dei 14 pannelli riproducenti gli “Xenia I” dell’edizione Bellabarba, visitabile fino a novembre, «per la cui realizzazione ringraziamo – sottolinea la vice preside Sandra De Felice – le insegnanti di Arte, Laura Sforza, e di Lettere, Lucia Giachè, nonché i docenti di strumento che hanno reso possibile l’abbinamento di poesia e musica, con i ragazzi delle terze classi impegnati nella declamazione delle liriche montaliane e nell’accompagnamento con i flauti all’inaugurazione».
È stato anche presentato il concorso “Bestiari a confronto”, destinato agli studenti di Primaria e Secondaria, che permetterà ai ragazzi di reinterpretare creativamente gli animali citati nei testi dell’autore di “Ossi di Seppia”. I partecipanti al concorso potranno produrre lavori, individuali o di gruppo, ma anche interdisciplinari, utilizzando generi letterari e forme espressive ed artistiche diverse come sculture, disegni, poesie, fiabe, racconti, ricerche scientifiche e tecniche «che poi – ricorda la Bellabarba – saranno esposti nel corso della Notte dei Musei».
«La ricerca della bellezza non finisce mai – il maestro Massimo Altobelli conclude la mattinata all’insegna dell’arte con un invito agli studenti -, provate anche voi ad immergervi in questo mondo».
Lu.Mus.