«Non vorrei che la polemica sulla bretella Tolentino-San Severino diventasse un’altra mini-Tav. Non comprendo certe battaglie di retroguardia, pensavo che la politica del no non gli appartenesse. Non si tratta di accorciare il tragitto di pochi minuti, ma di garantire maggiore sicurezza e un collegamento più efficace per due comunità che lo attendono da decenni. Non è uno spreco di denaro, ma un importante investimento per questo territorio ed il suo sviluppo futuro, la bretella è stata chiesta a gran voce da operatori commerciali ed imprenditori. Sul piano tecnico la galleria sarà fatta da esperti, che sanno quello che fanno. Anche lungo la Civitanova-Foligno ci sono delle gallerie, che se ben fatte risolvono problemi, con scarso impatto ambientale, senza particolari difficoltà, visti i mezzi attuali».
Pietro Cruciani, consigliere comunale di San Severino, capogruppo di minoranza di «San Severino 2.0-una città da vivere», interviene così sull’intervalliva Tolentino-San Severino. «Soldi come questi sono ben spesi, nella zona del terremoto permettono di completare l’anello della montagna, piuttosto che una lunga pista ciclabile, che seppur utile, non è utilizzata da tutta la comunità, e con dubbia utilità a fini turistici. Ormai l’iter per realizzare la bretella è stato avviato, spero che nessuno lo fermi, giù le mani dalla bretella!».
Cruciani ricorda decenni di battaglie della comunità locale per ottenere la futura strada: «Questo risultato è il frutto di molte battaglie, discussioni, polemiche iniziate, addirittura negli anni Sessanta, nei tempi in cui a San Severino c’era una maggioranza schiacciante della Democrazia cristiana. Le prime proposte suscitavano scetticismo, si preferiva Passo Cornello, per la viabilità della vallata del Potenza. Fu fatto un progetto che da Maricella, con la strada che proseguiva in una galleria, terminava in prossimità del lago delle Grazie. Il primo progetto fu realizzato dallo studio dell’architetto Ticino, un altro a titolo personale dall’ingegner Paolo Donati, a fine anni Settanta. Proposte timide, accompagnate da un forte scetticismo».
«Ad ogni tornata elettorale, veniva sistematicamente riproposta, ma mai realizzata. L’obiettivo era collegarsi con la superstrada 77 in fase di realizzazione, con le quattro uscite costruite a Tolentino. Un altro progetto fu la bretella cosiddetta a basso costo durante l’amministrazione Rossi-Grandinetti (1994-96), con tracciato San Severino-Cantagallo-La Rancia, del geometra comunale Luigi Ranaldi, ma non fu finanziata e decadde. Dopo il sisma del ’97 si aprì un piccolo spiraglio grazie al progetto finanziato dal viceministro Mario Baldassarri, che ha portato al pieno completamento della superstrada Civitanova-Foligno».
L’intervalliva inserita nel progetto Quadrilatero però non è mai stata realizzata e allora a San Severino qualcosa si è mosso: «Sono riuscito a coinvolgere l’ingegnere Michele Cruciani, a fare una proposta, un nuovo progetto per l’intervalliva. Una prima proposta è la bretella “corta”, che da Maricella di San Severino, arrivava allo svincolo per Le Grazie, una strada a due corsie, lunga 5 km, di cui 3 e mezzo in galleria. Considerato che un km di galleria costa 20 milioni di euro, l’opera sarebbe costata 70 milioni di euro, un costo alto che non interessava a molti. Si procedette così a fare una variante alla proposta della Quadrilatero. C’è chi ci credeva, il sottoscritto e il consigliere provinciale Luigi Zura Puntaroni, poi eletto in Regione».
«Zura, come presidente dell’associazione “I Borghi”, fece redigere un altro progetto all’ingegner Michele Cruciani, questa volta coinvolgendo numerosi attori: i sindaci di San Severino e Tolentino, associazioni e rappresentanti di diverse categorie, la Provincia e la Regione. Venne approvata la proposta, anzi da parte della Camera di Commercio venne finanziato il progetto e la Regione finanziò con dieci milioni di euro la proposta. Si gettarono così le basi per la realizzazione dell’opera, funzionale alle esigenze dei due Comuni, per il rilancio della zona dopo il terremoto del 2016, dell’economia, del turismo, che si inserisce nel primo progetto dell’onorevole Mario Baldassarri, dell’anello della montagna, che unisce superstrada Civitanova-Foligno, tratto Tolentino-Muccia, Pedemontana Fabriano-Muccia, dalla provinciale 361, ed infine l’intervalliva Tolentino-San Severino».
Cruciani conclude ricordando i benefici della strada per la zona.
«La bretella è utile per Tolentino, perché permette di decongestionare dal traffico, tutto viale Buozzi, e di raggiungere facilmente l’area industriale di San Severino. Quindi onore al merito di tutti coloro che si sono spesi per questo progetto e ci hanno creduto. Non dimentichiamo che questa bretella è sempre stata la richiesta primaria degli imprenditori locali, per uscire dall’isolamento della vallata del Potenza, l’intervalliva apre una nuova porta sul mondo».
Qualcuno ha ipotizzato una “bretella corta”, ma Cruciani – in merito a ciò – la pensa così: «La bretella corta non si sarebbe potuta realizzare per i motivi sopraddetti. Sarebbe meglio pensare fin d’ora, contemporaneamente, alla realizzazione della bretella, a fare il progetto e a far finanziare lo svincolo della Pedemontana in località Feggiano di Selvalagli, e l’ammodernamento della provinciale 361, per un rapido collegamento con l’intervalliva in questione».
Infine, Cruciani conclude: «Quando ero assessore in Comunità montana, per un periodo ho pensato che fossero più utili lo sviluppo della viabilità della vallata del Potenza e il passo Cornello, ma ormai bisogna accettare la realtà dei fatti. La superstrada 77 è “fattiva” direbbe Feltri, ormai è realtà e occorre prenderne atto. Bisogna collegarsi quanto prima con questa. La viabilità della vallata del Potenza verrà realizzata, ammodernata a tratti, raddoppiando l’attuale e superando i centri urbani, con strade esterne».
«Sgarbi più di una volta ha detto che la bretella con Tolentino è inutile perché l’attuale strada risulta una delle più panoramiche della provincia. La strada di collina, dopo la realizzazione dell’intervalliva, non verrà di certo chiusa. Chi vuole vedere il panorama potrà sempre percorrerla. Ormai l’iter per la bretella è avviato e speriamo che a nessuno sia permesso di fermarla, sia la burocrazia o chi vuole che questo territorio sia dimenticato, escluso dallo sviluppo. Ci batteremo perché ciò non accada, giù le mani dalla bretella!».