Il Settempedano
Finalmente, nei giorni scorsi, è giunta la notizia dell’agibilità della basilica di San Lorenzo in Doliolo in seguito al sopralluogo, che era stato effettuato più di un mese fa, da parte della squadra incaricata dal Gruppo di lavoro per la salvaguardia dei Beni culturali, della quale facevano parte anche un ingegnere e una restauratrice.
La chiesa, come molti sanno, è a pianta rettangolare ed è disposta su tre livelli: il primo comprende un lungo spazio a tre navate (divise da possenti colonne), in basso la cripta e nella parte superiore l’aula principale e l’abside. Un altro elemento caratteristico di San Lorenzo è senz’altro costituito dalla torre campanaria, addossata alla facciata sulla piazzetta della Galetta.
Seppur con qualche crepa all’intonaco, in alcune parti delle pareti e della volta dell’aula absidale superiore, la chiesa non ha subito danni strutturali ed è stata dichiarata, quindi, agibile. Nessun danno, per fortuna, neanche in cripta agli affreschi realizzati dagli illustri artisti settempedani Jacopo e Lorenzo Salimbeni.
La chiesa – come ci ha detto il parroco don Edoardo Ricevuti – dopo un’adeguata pulizia di tutto l’interno, tra breve verrà riaperta al pubblico e riprenderanno anche le celebrazioni delle funzioni religiose. Si riapre quindi un punto di riferimento per la comunità cittadina, anche come segno di ritorno alla normalità.
La chiesa, come molti sanno, è a pianta rettangolare ed è disposta su tre livelli: il primo comprende un lungo spazio a tre navate (divise da possenti colonne), in basso la cripta e nella parte superiore l’aula principale e l’abside. Un altro elemento caratteristico di San Lorenzo è senz’altro costituito dalla torre campanaria, addossata alla facciata sulla piazzetta della Galetta.
Seppur con qualche crepa all’intonaco, in alcune parti delle pareti e della volta dell’aula absidale superiore, la chiesa non ha subito danni strutturali ed è stata dichiarata, quindi, agibile. Nessun danno, per fortuna, neanche in cripta agli affreschi realizzati dagli illustri artisti settempedani Jacopo e Lorenzo Salimbeni.
La chiesa – come ci ha detto il parroco don Edoardo Ricevuti – dopo un’adeguata pulizia di tutto l’interno, tra breve verrà riaperta al pubblico e riprenderanno anche le celebrazioni delle funzioni religiose. Si riapre quindi un punto di riferimento per la comunità cittadina, anche come segno di ritorno alla normalità.
f. l.
