E’ finita in parità, 3 a 3, la “Partita del Cuore” fra la formazione Sibillini nel Cuore, guidata da Fabrizio Castori, e la squadra degli Angeli dello Sport, diretta da Walter Novellino. Nel primo tempo hanno segnato Tommaso Marolda (autore di una doppietta) per Sibillini nel Cuore e bomber Christian Riganò per gli Angeli dello Sport. Poi, nella ripresa, Danilo Soddimo ha firmato il 3 a 1 per Sibillini nel Cuore (6′), mentre nel finale hanno pareggiato il conto Maurizio Peluso (20′) e Marco Gori (30′) per gli Angeli dello Sport. Per la cronaca la formazione di Novellino ha sbagliato un rigore con Jim Mangiafico all’inizio del secondo tempo; bravo il portiere avversario, Fulvio Flavoni, a neutralizzare la sua conclusione dal dischetto.
Alla fine sono state premiate entrambe le squadre con il sindaco Rosa Piermattei che ha consegnato i trofei a Christian Riganò e Riccardo Bocchini, rispettivamente capitani degli Angeli dello Sport e Sibillini nel Cuore.
Uno dei giocatori più “cercati” dagli appassionati locali – soprattutto dai bambini – per selfie, autografi e foto ricordo, è stato Angelo Di Livio, “colonna” della Juventus di Lippi, con cui ha vinto praticamente tutto, nonché capitano della Fiorentina e a lungo titolare della Nazionale azzurra.
Fra gli altri campioni più o meno noti, come ad esempio Marolda o Malusci, sono scesi in campo anche quattro settempedani dai “piedi buoni” come Sandro Foglia, il quale ha propiziato il pareggio degli Angeli dello Sport con una splendida giocata sulla sinistra, Marco Travaglini, Emanuele Ruggeri e Filippo Sfrappini. Inoltre è sceso in campo con Sibillini nel Cuore anche padre Luciano Genga, centravanti di lungo corso nei campionati dilettantistici regionali: ha avuto un paio di occasioni per segnare, ma – come ha detto pure lui, scherzosamente, dopo la gara – le ha clamorosamente fallite. Infine da rimarcare la presenza di un big della Settempeda di tanti anni fa, Giulio Pelati, che ormai vive in Toscana ma ha sempre San Severino nel cuore.
Un’ora di partita vera, con due tempi da mezz’ora, e alla fine applausi per tutti. Meritati!