Il Settempedano
Al di sopra della porta meridionale, all’interno del Santuario di santa Maria del Glorioso si trova un affresco dalla scarsa qualità artistica, ma molto interessante sotto il profilo documentario. Raffigura Cristo in gloria, tra i santi Pietro, Paolo, Severino e Monica; è di autore ignoto, ma riporta la data del 1572.
-
- Vista complessiva del dipinto
-
- Chiesa di Santa Maria del Glorioso
Questa immagine della città Sanseverino non ha certo il valore di quella che Bernardino di Mariotto aveva dipinto sulla pala del 1521 per la chiesa di san Domenico, che abbiamo già illustrato su queste colonne. Tuttavia dalla più ingenua rappresentazione, posta ai piedi di san Severino e santa Caterina da Siena, si traggono preziose informazioni sulle mura e su altri elementi edilizi e urbanistici.
Soprattutto vi si vede la torre civica nella sua configurazione di fine secolo XVI, con gli originali fornici finalizzati all’osservazione del territorio, ma con la campana – che in origine era esposta alle intemperie sopra al tetto, cosa che ne causò più volte il danneggiamento – già posta all’interno dell’ambiente ove era la guarnigione militare. Sopra al tetto era stata posta la croce con una banderuola in forma d’angelo.
Altro motivo d’interesse sono i torrioni al di sopra delle porte cittadine, per i quali si vede accennata la difesa piombante su becchetelli e i campanili trecenteschi ‘lombardi’ delle chiese principali della città. Fra questi desta attenzione quello della chiesa collegiata di San Severino sulla sommità del Monte Nero. Infatti sembra presentare un superiore campaniletto a vela, di cui oggi non si conserva più memoria.
Per saperne di più sul dipinto, fino a qualche anno fa inedito, si può consultare il volume: “San Severino Vescovo di Settempeda, Santità, leggenda, iconografia”. Hexagon Edizioni, 2019.
Luca Maria Cristini
