Il Settempedano
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha visitato l’ospedale di San Severino. E’ arrivata verso le 17 di sabato 6 maggio, accolta dal prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, e dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti. Nel piazzale della struttura è stata accolta dai vertici della Sanità provinciale, a cominciare dal direttore dell’Area vasta 3, Alessandro Maccioni, e dalle autorità locali, in testa il sindaco Rosa Piermattei, e dal personale medico e infermieristico del presidio.
La visita istituzionale, dopo un momento introduttivo nell’atrio dell’ospedale, è iniziata nell’ala dell’Unità operativa di radiologia dove da poco tempo è entrata in funzione una nuova Tac le cui caratteristiche sono state illustrate al ministro dal dottor Pietro Cruciani. Alla Lorenzin è stato mostrato anche l’ecografo multidisciplinare utilizzato dai sanitari per la prevenzione e la diagnosi dei tumori, in particolare quelli della tiroide e della mammella. Poi, la visita al Pronto soccorso e all’Hospice. Qui, accompagnata dal dottor Sergio Giorgetti, ha incontrato pure alcuni volontari che si dedicano quotidianamente all’assistenza dei malati giunti ormai a fine vita: è stato un momento molto toccante.
Il ministro, oltre a interloquire con il personale medico e con gli amministratori locali, ha ascoltato anche le preoccupazioni sul futuro del nostro ospedale espresse dal dottor Marco Marchetti e dall’avvocato Marco Massei in rappresentanza del Comitato per la salvaguardia del “Bartolomeo Eustachio” che, ormai da tempo, si batte con grande energia a difesa dei diritti alla salute di un intero territorio.
Il rappresentante del Governo, più che parlare, ha ascoltato e visto, rendendosi conto comunque delle potenzialità di questa struttura, fiore all’occhiello di un entroterra che non può essere abbandonato dalle Istituzioni, specie ora che ha bisogno di “rinascere” dopo il terremoto. Pronta la risposta: “Sono qui – ha detto la Lorenzin – proprio per dimostrare che le Istituzioni ci sono, non solo nell’urgenza ma anche nella normalità”.
“Questo ospedale è fatto di tante eccellenze con l’oculistica, la week surgery, l’oncologia, l’hospice e la medicina che è molto vicina ai cittadini – ha detto il sindaco Rosa Piermattei a nome della città – e la sua presenza in questa zona è di fondamentale importanza, vista anche la presenza di tanti anziani. Vorremmo avere il servizio del “118” attivo con un’ambulanza con medico a bordo, sia di notte che di giorno, e chiediamo anche che il nostro ospedale rimanga vivo. Della sua importanza si sono resi conto tutti anche durante il terremoto. Questa struttura è rimasta sempre aperta ed è stata messa a disposizione pure di altre realtà, regionali e non solo, colpite dal sisma”.
F. L.
