Il Settempedano
Con una cerimonia breve ma intensa è stata intitolata al piccolo Simone Forconi, il tredicenne di San Severino ucciso dalla mamma alla vigilia di Natale di cinque anni fa, la fontana ai giardini pubblici di via Lorenzo D’Alessandro. All’interno del parco giochi di via Lorenzo d’Alessandro, nel rione di Contro, si sono ritrovati in tanti per un momento di riflessione che ha portato alla commozione più di una persona nel ricordo di un fiore reciso nell’età più bella. In primis il sindaco Rosa Piermattei, che ha ringraziato di cuore il generoso gruppo di benefattori pugliesi protagonisti del gradito dono alla popolazione settempedana.
«Dopo i 600 quintali di viveri raccolti in breve tempo e donati ai terremotati di Amatrice e, nelle Marche, la realizzazione del campo da calcio e del parco giochi di Muccia – ha ricordato il capo delegazione Giulio Mazzoni, vivaista di Polignano a Mare che, come detto, aveva già fatto arrivare la solidarietà di molti pugliesi in diverse realtà del Maceratese colpite dal terremoto del 2016 -, abbiamo pensato di poter essere utili anche ai cittadini di San Severino costruendo in una quindicina di giorni la fontana in onore di Simone Forconi, un manufatto in pietra del peso di 15 quintali, insieme a tavoli e panche da pic-nic» che sono andati a completare l’allestimento dell’area già dotata di numerosi giochi.
Per quest’area, come noto, c’è stato l’impegno di enti e associazioni: dal Comitato di quartiere presieduto da Stefano Stefanelli all’associazione Help Sos salute e famiglia, presieduta da Cristina Marcucci; dalla Polizia municipale all’Ufficio manutenzioni del Comune.
La delegazione pugliese ha ricevuto il profondo ringraziamento della Giunta e di alcuni consiglieri comunali, del padre di Simone, Enrico Forconi, e dei nonni paterni Gianmario e Tamara, che hanno proposto come data per la benedizione della struttura il giorno del compleanno di Simone, il 26 ottobre. «Ogni volta che i bambini guarderanno la fontana rivolgeranno un pensiero a Simone che così continuerà ad essere presente tra noi», ha commentato con un velo di commozione papà Enrico.
Lu.Mus.
