Il Settempedano
Domenica 16 giugno, una giornata importante per la Diocesi di Camerino-San Severino: Papa Francesco giunge in visita per abbracciare il nostro territorio profondamente colpito dal terremoto 2016. Tutto si svolge a Camerino, ma la volontà del Pontefice è quella di accendere i riflettori sulle sofferenze di un’intera popolazione che fatica a ripartire a causa delle profonde “ferite” e di una ricostruzione piuttosto lenta.
Papa Francesco arriva in elicottero alle 8.45 e se ne andrà alle 15.30 circa. Sette ore molto intense. E’ previsto un primo incontro nelle cosiddette “Sae”, dove entrerà a trovare le persone che vi abitano; poi farà una visita alla cattedrale che è inagibile e, quindi, avrà un incontro con i sindaci, fra cui il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei. A seguire il Pontefice celebrerà la messa con l’Angelus in piazza Cavour: andrà in diretta televisiva come se fosse a San Pietro.
Dopodiché ci sarà un momento particolare: l’attraversamento della città completamente deserta per recarsi fino a Santa Maria in Via, il santuario di Camerino. Infine, il pranzo con i sacerdoti che durante il terremoto sono sempre stati vicini alla gente e l’incontro conclusivo con i bambini della Prima Comunione e dei loro genitori, provenienti dall’intera Diocesi. Molti, dunque, saranno i settempedani presenti a questo abbraccio finale.
“Purtroppo la ricostruzione non è iniziata se non in alcuni posti, ma possiamo dire che al terremoto strutturale, al terremoto dell’anima, si è aggiunto un terzo terremoto che io chiamo “il terremoto delle promesse” – dice il vescovo Massara – perché, dopo tante promesse, ancora siamo molto indietro nella ricostruzione. Le persone si aspettano dal Santo Padre una parola di speranza, di luce e una grande parola di vicinanza. Tutti sentono questa giornata come un momento di grande attenzione verso i loro bisogni. Ci auguriamo che la visita di Papa Francesco possa far rinascere e – ancor di più – fortificare la fede; che possa far rinascere la gioia e la speranza”.
