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La copertina del libro
La copertina del libro

Sguardi di donne e bambini etiopi nei ritratti di Scarponi

“Sguardi d’Etiopia” è la pubblicazione di Claudio Scarponi che arriva per Natale in libreria a cura del professor Alberto Pellegrino. Raccoglie una serie di foto scattate da Claudio durante il suo viaggio nelle regioni di Wolayta e Dawro Konta, nella città di Addis Abeba, nella clinica di Kenafa, nei villaggi di Lenda e Bughe Ghennet, nelle missioni cattoliche, nelle scuole e nella casa famiglia di Soddo.

Viaggio compiuto assieme ai volontari dell’associazione “Sorrisi per l’Etiopia” di San Severino, alla quale è dedicato il volume.

Scrive Alberto Pellegrino nella presentazione: “Con molta umiltà e senza voler fare confronti impossibili, Scarponi propone questi volti di donne e bambini etiopi che vogliono far riflettere su un’umanità lontana da noi, trasmettendo un messaggio di serenità, di bellezza e di speranza nel futuro di un popolo che lotta contro la povertà per la propria dignità e sopravvivenza”.

Trentaquattro “scatti”, rigorosamente selezionati e divisi in due sezioni: “Donne degli altipiani” e “Madri, sorelle e figli”.

Questa raccolta di ritratti fatti da Claudio Scarponi con la sua macchina fotografica è stata intitolata “Sguardi d’Etiopia” “perché è difficile sottrarsi al fascino di questi occhi che ti fissano – spiega Alberto Pellegrino -, di questi volti di donne giovani o adulte, di bambini di sesso diverso”. Sono immagini che “trasmettono a volte fierezza ed energia, bellezza ed eleganza, in alcuni casi dolcezza e malinconia, mai dolore e sofferenza, perché l’autore ha voluto trasmettere soprattutto un messaggio di dignità e di speranza”.

Il libro, autoprodotto dallo stesso Claudio Scarponi, da sempre appassionato di fotografia, è stato curato per la parte grafica dalla figlia Arianna.

E’ disponibile in tutte le librerie (non solo a San Severino) e sarà presentato ufficialmente al pubblico sabato 17 dicembre, alle ore 17, nei locali di Palazzo Servanzi Confidati. La partecipazione è libera e la cittadinanza è invitata all’incontro.

m. g.

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