Home | Cultura | I 90 del prof Alberto Pellegrino: in dono la pubblicazione delle poesie di tutta la sua vita
Il professor Alberto Pellegrino
Il professor Alberto Pellegrino

I 90 del prof Alberto Pellegrino: in dono la pubblicazione delle poesie di tutta la sua vita

I nostri Padri / Sono il dono della vita / che sempre si ritrova. / Sono le radici d’un albero / dai rami sempre verdi. / Sono la memoria che consola / il nostro presente. / Sono le regole che guidano / gl’incerti passi / del nostro cammino.

Sono i versi de I nostri Padri che Alberto Pellegrino ha scritto dedicandoli ai suoi figli, Francesca e Roberto. Una poesia che, assieme a molti altri componimenti poetici, riflessioni e haiku, fa parte ora di una raccolta – “La lunga strada di un viaggiatore sedentario” – pubblicata come dono per il suo novantesimo compleanno. In una veste editoriale sobria ed elegante, curata dalla figlia Francesca, esperta di grafica e comunicazione, sono state inserite le poesie di settant’anni di vita, dal 1954 al 2024, che Alberto ha tenuto sempre per sé, custodite nel cassetto, lontano dai riflettori della ribalta, lette solo e in parte scritte dalla moglie Paola, compagna di vita e d’avventura. Adesso, però, il traguardo dei 90 anni ha fatto scattare la “sorpresa” dei due figli, dei parenti e degli amici che sono diventati gli “editori collettivi” di questa raccolta: un omaggio al suo pensiero, alla sua profonda cultura e alla sua straordinaria umanità che lo consacrano come uno degli intellettuali più illuminati della nostra comunità.

In quelle pagine c’è un percorso esistenziale iniziato nella prima giovinezza e arrivato fino ai nostri giorni, in sintesi “tutto il mondo” di Alberto Pellegrino, docente, sociologo, scrittore e giornalista, di cui “Il Settempedano” ospita con orgoglio e gratitudine un’importante rubrica, “C’era una volta San Severino…”. Al figlio Roberto, pure lui giornalista e nostro collaboratore, e alla figlia Francesca ha detto di “essere sempre stato restio nel portare alla luce i propri sentimenti”, preferendo condividerli almeno in parte con la “stretta cerchia di persone più care”. Tuttavia ha accolto di buon grado il dono di questa pubblicazione, vedendolo come “un modo per superare quella barriera di silenzio dietro la quale ho nascosto i miei pensieri – sono le parole di Alberto – un modo per lasciare una testimonianza della mia storia umana più segreta”.

Così ci innamoriamo di tantissimi suoi versi, che spesso ci fanno sognare, spesso ci stringono il cuore. Molto intima, e bella, la poesia dedicata a Paola, compagna amante amica. S’intitola La corsa della vita: La vita ci è corsa dentro / come un fiume in piena / a volte dolce a volte amaro. / Ma tu continua ad essere / la vela al nostro navigare: / Io Ulisse di città / perduto dietro / i miei sogni di carta; / Tu ingenua Nausicaa / ammaliatrice Calipso / Penelope fedele / decisa a tessere / le nostre speranze / che corrono laggiù / dove il tempo si confonde / con la linea del mistero.

Ma ci piace chiudere questo breve scritto, formulando sinceri auguri ad Alberto Pellegrino, con un’altra poesia che, datata 1998, ci è parsa così attuale di fronte allo smarrimento continuo di noi tutti, a cominciare dai più giovani, in questo mondo di “social e device”:

La luna rossa

Luna rossa / silenziosa amica / dei nostri pallidi sogni: / i soli dell’avvenire / si sono spenti / i muri sono crollati / e le idee avvizziscono / appese ai rami / dei nostri dubbi quotidiani. / Mi resti solo tu / piccolo astro silenzioso / in mezzo al clamore delle tv. / Non perderti nel buio / dell’universo / lasciandomi solo e smarrito / in questo interminabile / e assordante talk-show.

Mauro Grespini