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La versione cartacea del Settempedano
La versione cartacea del Settempedano

“Il Settempedano”: 25 anni fa nasceva la testata giornalistica

Era il 20 maggio del 1997, esattamente 25 anni fa, quando la testata giornalistica “Il Settempedano” venne registrata in Tribunale, a Camerino, dal direttore responsabile Cristiana Zampa. Il primo numero cartaceo uscì nel successivo mese di ottobre, stampato nella tipografia Bellabarba e distribuito gratuitamente, tramite le Poste, a circa 5 mila famiglie di San Severino. Da allora, per oltre 15 anni, arrivò puntuale nelle case ogni due o tre mesi, raccontando interessanti storie di settempedani che i giornali a volte pubblicavano, ma solo se legate a fatti di attualità e solo parzialmente.

“Molti racconti, una volta passati sotto i tagli delle redazioni, che per lo più li utilizzavano per riempire le pagine in assenza di notizie di cronaca, perdevano il loro significato – dice Cristiana Zampa – e io mi trovavo in grande imbarazzo nei confronti di coloro che quelle storie, spesso con grande orgoglio, mi avevano affidato e che avrebbero voluto condividerle nella loro interezza”.

Il giornale fu anche un mezzo per diffondere le notizie provenienti dal Palazzo comunale. A quell’epoca non c’era l’Ufficio stampa, non c’erano i canali social e la comunicazione istituzionale aveva bisogno di uno strumento adeguato. “La legge sulla trasparenza amministrativa c’era ormai da qualche anno – spiega Cristiana – ma i bilanci dei piccoli Comuni non consentivano di spendere soldi per iniziative editoriali. Allora ho unito le due cose e grazie al sindaco Fabio Eusebi, a cui il progetto piacque anche perché non dispendioso, grazie agli sponsor, che con una piccola spesa potevano avere uno spazio dove pubblicizzare le loro attività, grazie alla tipografia Bellabarba che mi ha messo a disposizione mezzi e professionalità, grazie all’intero Ufficio postale che mi ha aiutato a trovare la formula giusta per raggiungere le 5.000 famiglie della città e grazie a un gruppo di amici convinti sostenitori dell’iniziativa, sono riuscita a partire ed è nato Il Settempedano”.

Cristiana Zampa, oggi direttore editoriale della testata, ideò anche il logo del giornale, poi perfezionato graficamente dal professor Paolo Gobbi, docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata. “Il progetto si è sviluppato sulla rivisitazione dello skyline principale di San Severino – racconta lo stesso Paolo Gobbi -, costituito dal Castello al Monte con le due caratteristiche torri disuguali in altezza. Alla testata/logo (Il Settempedano) è stata aggiunta la curva ellittica di Piazza del Popolo nella parte inferiore. Questa scelta avvenne per evidenziare i due poli principali della conformazione urbana della città: il Castello, dove è sorta la città nel medioevo, e la Piazza principale, cuore e fulcro della città bassa”.

Trascorsa l’estate, si andò in stampa. Ecco come la professoressa Donella Bellabarba racconta la vita del Settempedano in tipografia: “Nella sua forma cartacea era certamente espressione di un’epoca ancora dominata dalla realtà materiale, dalla fisicità sia nel rapporto lettore-giornale sia nel rapporto editore-stampatore, per cui ricordo i momenti frenetici quando, in vista dell’uscita dell’edizione, c’era da stampare, piegare, imbracare le pagine. Al rumore delle macchine si accompagnavano le chiacchiere, le risate, le battute con Cristiana Zampa che sovrintendeva la pubblicazione. Ecco, intorno a quel foglio, come avveniva per qualsiasi pubblicazione (privata o pubblica) si instaurava un rapporto umano, un contatto fisico, uno scambio di competenze, un incontro-scontro di personalità. Per chi è vissuto in quel mondo, riprendere in mano una copia cartacea de “Il Settempedano” va oltre la pagina in sé”.

Poi, nel 2013, la decisione di voltare pagina e “cavalcare” l’onda della Rete. Grazie alla registrazione del dominio, che in modo lungimirante l’ingegner Dalmo Federici aveva effettuato anni prima, prefigurandosi già quelli che sarebbero stati gli scenari futuri dell’informazione, è nato il sito de “Il Settempedano” ed è stata messa nel cassetto la versione cartacea. Per lo “sbarco” sul pianeta Internet è stato fondamentale l’apporto di Lorenzo Borgiani, esperto webmaster settempedano che ancora oggi collabora con la redazione per la manutenzione e l’aggiornamento delle pagine online.

Nel 2023 il giornale taglierà dunque il traguardo dei primi dieci anni di un’attività in Rete che, col tempo, è stata arricchita prima dalla pagina Facebook e successivamente dalla presenza su Instagram, quest’ultima curata dal giornalista Silvio Gobbi. Sul sito, finora, sono state pubblicate 10.697 notizie (più di mille all’anno) e costituiscono un’importante “fonte” per la storia della comunità locale. Una piccola memoria settempedana che può essere consultata in ogni momento da chiunque – anche dall’altro capo del mondo – facendo una veloce ricerca con la “lente” in alto a destra. Basta una parola-chiave!

E quella del Settempedano, di parola-chiave, non può che essere “grazie”: a tutti coloro che ne hanno sostenuto la nascita e la crescita; a chi collabora per renderlo vivo; a chi ci segue per tenersi informati su ciò che accade a San Severino e ai settempedani. Grazie!

Mauro Grespini

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