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Dino Marinelli al suo arrivo a Montecassino

Marinelli racconta il cammino sulle orme di San Benedetto

Camminare non lo spaventa affatto, anzi lo rende libero, in armonia con se stesso e con il Creato. Così, Dino Marinelli non ci stupisce più perché conosciamo bene la sua passione per la montagna e per gli scarponi ai piedi. Lo scorso anno fece la “coast to coast” dall’Adriatico al Tirreno, partendo da Portonovo e arrivando a Orbetello, dopo una “passeggiata” di 18 giorni lungo 400 chilometri di sentieri che tagliano l’Italia centrale. Stavolta invece ha affrontato, con successo, un altro cammino: quello che segue le orme di San Benedetto da Norcia a Montecassino. E’ segnalato da tabelle e indicazioni, può essere concluso in 16 giorni ed è lungo circa 320 chilometri. Dino si è messo in viaggio assieme a un altro settempedano, amico di tante avventure: Claudio Cipolletti, pure lui in pensione e appassionato di escursionismo. I nostri due infaticabili “camminatori” hanno bruciato le tappe e sono arrivati alla meta in soli 12 giorni. “Sì, abbiamo impiegato meno tempo del previsto – spiega Marinelli – perché è un bel percorso, anche se non è l’ambiente che solitamente ‘battiamo’ noi, fatto soprattutto di terra e con pochi sassi. Qui invece abbiamo affrontato molti sentieri formati prevalentemente da pietre e ciottoli. Poi, spesso, tanti gradini… In compenso, però, l’ospitalità è stata magnifica, come del resto i luoghi attraversati. Ci siamo fermati a dormire in quasi tutti B&B, dove le famiglie ci hanno accolto a braccia aperte: una sera ci hanno cucinato, mentre in un’altra occasione il titolare è andato a prenderci delle pizze da asporto in un paese vicino perché lì i tre ristoranti del posto erano tutti chiusi. Insomma, una bella avventura, come sempre, vissuta spesso al fianco di altri “camminatori” pronti ad aprirsi in maniera confidenziale, a parlare, a raccontare la loro vita, come se ci conoscessimo da sempre. E pure questo è molto bello… In fondo, la spiritualità di un cammino sulle orme di un santo è anche questa condivisione di esperienze. Il prossimo anno? Non lo so ancora, ci stiamo pensando. Abbiamo un paio di idee: il Giro dei briganti, fra Abruzzo e Lazio, oppure la Via degli dei, da Firenze a Bologna. Vedremo… Intanto, adesso, torno a fare il nonno!”.

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