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Remo Scuriatti
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Una mostra per Remo Scuriatti a 120 anni dalla nascita

Una mostra dedicata al più grande artista settempedano del Novecento. San Severino rende omaggio a Remo Scuriatti con un’esposizione che ne ricorderà la sua straordinaria figura di pittore e fotografo in occasione del 120° anniversario della nascita.
L’evento, a cura di Alberto Pellegrino, si aprirà il 26 settembre e proseguirà fino al 28 febbraio 2021. Ben tre le sedi espositive: il palazzo della Ragione sommaria (accanto alla torre dell’orologio, in piazza), che ospiterà la sezione dedicata alla fotografia e alla prima stagione pittorica; l’attigua chiesa della Misericordia, che accoglierà le opere sul paesaggio marchigiano e la serie Galattiche, e la Pinacoteca comunale, dove troverà spazio una mostra nella mostra che ricorderà la “cerchia” di artisti che furono molto vicini a Scuriatti.

La progettazione e l’allestimento dell’intero percorso espositivo sono stati affidati a Shura Oyarce Yuzzelli.

“Scuriatti è stato un grande maestro che ha sempre mostrato un fortissimo attaccamento alla sua città. Con immensa generosità ha deciso di lasciare al Comune la casa natale e tutto il suo patrimonio artistico, costituito dall’archivio fotografico e da un considerevole numero di opere pittoriche – sottolinea il sindaco Rosa Piermattei -. Sia le opere fotografiche sia la quadreria sono state restaurate e predisposte per questa grande mostra che si propone di restituire alla cittadinanza, in tutto il suo prestigio, l’immagine di un talento che è sempre vissuto in stretto contatto con la comunità e che in vita ha goduto di notevole popolarità. Da questo evento, articolato in tre sedi dislocate nel centro storico, ci si augura che possa emergere l’importanza di un personaggio che ha operato tra gli anni Venti e gli anni Sessanta, prima come fotografo estremamente valido nell’arte del ritratto e testimone della vita cittadina, poi come pittore che, in un’iniziale fase figurativa, ha trattato tematiche emotivamente “forti” e che ha in particolare esaltato il paesaggio marchigiano, mentre nell’ultimo periodo della sua esistenza ha realizzato opere informali di grande fascino cromatico e di indiscussa poesia “visiva”, quelle “Galattiche” che gli hanno permesso di viaggiare con la fantasia nelle infinite distese della volta celeste”.

La mostra è promossa dal Comune ed è seguita in prima persona dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.

Hanno dato il patrocinio il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, la Regione Marche, il Consiglio regionale delle Marche, la Provincia di Macerata, l’Unione montana di San Severino, l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino, l’Accademia di Belle Arti di Macerata, le Università di Camerino e di Macerata, la Fondazione Claudi, la Fondazione Salimbeni, il Rotary Club di Tolentino.

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