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Marta Zura Puntaroni e la copertina del suo libro
Marta Zura Puntaroni e la copertina del suo libro

A casa con… i Teatri e con l’autrice Marta Zura Puntaroni

L’iniziativa “A casa con… i Teatri di Sanseverino” incontra la scrittrice e social media manager settempedana Marta Zura Puntaroni, autrice del romanzo “Grande era onirica”, edito da Minimum Fax. Ad intervistare l’autrice per parlare della sua opera – finalista al premio Fiesole Narrativa Under 40, al premio letterario Massarosa, al premio Pop Premio Opera Prima del master in editoria della Fondazione Mondadori e candidata al premio Grotte della Gurfa – è stato  il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, grazie a una rubrica che propone consigli di lettura, visite guidate virtuali e tanto altro ancora. “Un modo – spiega Rapaccioni – per sentirci vicini pur stando ciascuno a casa propria”.
L’intervista completa è disponibile sulla pagina Facebook de “i Teatri di Sanseverino” e sulla pagina Facebook del Settempedano. Inoltre, per tutti coloro che non hanno un account Facebook, è all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/1PMcL6CgUOPnbZP64YDynBVDNr-0mm2xv/view?usp=drivesdk
Marta Zura Puntaroni, che sempre per Minimum Fax sta terminando il suo secondo romanzo ambientato proprio a San Severino, vive a Siena, dove ha studiato letteratura ispanoamericana. Lavora come social media manager nel campo della moda e cura il blog Diario di una Snob.

In “Grande era onirica” racconta di una giovane Marta in un viaggio impaziente tra i viali di Parigi, le piazze di Siena e i boschi delle Marche. È un viaggio tramato da amori assoluti e assolutamente sbagliati, cosparso di farmaci e rituali per tenere a bada l’ansia, nell’attesa testarda della felicità. Marta sa di aver estratto una buona carta alla ruota dei destini, tutto è stato preparato perché le cose vadano nel verso giusto per lei, ma lo stare bene è la superficie levigata e illusoria di un lago ghiacciato. Marta si muove verso il centro, dove la crosta è più sottile e il pericolo non si percepisce e a volte sprofondare è inevitabile. Ma lei non si rassegna, risale ostinata tra le onde dei sogni e delle sostanze, della storia familiare e della passione fatale per un uomo molto più grande di lei.

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