Lui gioca in porta con il Tolentino in serie D, lei è cintura nera di judo: l’unica a San Severino. Sono fratelli, molto affiatati tra loro e legati anche dalla comune passione per lo sport, ereditata dai genitori, in particolare dal papà Boris che oggi è maestro di judo e fondatore dell’associazione settempedana “J-etic”. Parliamo di Marzia e Saverio Giachetta. Li abbiamo intervistati a doppio filo.
Quanti anni hai?
Saverio: “22 (compiuti il 24 marzo scorso; ndr)”.
Marzia: “18 (il prossimo 3 aprile; ndr)”.
Dove e con chi abiti?
Saverio: “Attualmente sono a casa, dopo diversi anni vissuti per l’Italia”
Marzia: “A San Severino con i miei genitori e mio fratello Saverio”.
Scuola frequentata…
Saverio: “Università di Scienze motorie a Chieti”.
Marzia: “Sono al quarto anno del Liceo scientifico”.
Sport praticato…
Saverio: “Calcio”.
Marzia: “Judo”.
A che età hai iniziato?
Saverio: “A 5 anni ho cominciato a giocare a calcio, ma a 2 anni ero già sul tatami”.
Marzia: “A 2 anni e mezzo”.
Migliori risultati ottenuti?
Saverio: “Convocazione in serie B (con il Pescara; ndr)”
Marzia: “Campionati nazionali Uisp 2019, dove mi sono classificata terza”.
Qual è il segreto del tuo successo personale?
Saverio: “Perseveranza e attitudine al lavoro”.
Marzia: “Non cadere nella trappola della delusione dopo una sconfitta, che è quanto mi ha sempre insegnato il judo”.
Hai un modello cui ti ispiri?
Saverio: “Sì, Alisson del Liverpool”.
Marzia: “Daria Bilodid”.
Segui un’alimentazione particolare?
Saverio: “Sì, ho una dieta personalizzata”.
Marzia: “Sì, seguo una dieta sportiva del mio nutrizionista per mantenere la categoria di peso”.
Perché ami lo sport che hai scelto?
Saverio: “Perché mi fa stare bene. In particolare amo il mio ruolo di portiere, perché mi permette di avere responsabilità e adrenalina”.
Marzia: “Ho iniziato per gioco, ora mi dà sicurezza di fronte a molti aspetti della vita. Fra questi soprattutto la difesa personale, che al giorno d’oggi non è da sottovalutare”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Saverio: “Tanti obiettivi da raggiungere; indossare nuovamente la maglia azzurra sarebbe un traguardo importante”.
Marzia: “Diventare insegnante di judo”.
Cos’altro ti piace fare nella vita?
Saverio: “Vivo lo sport, quindi passo molto tempo in palestra. Mi piace anche viaggiare, quando ne ho l’opportunità”.
Marzia: “Uscire con i miei amici”.
Hobby particolari?
Saverio: “Quando posso, vedo le serie tv”.
Marzia: “Lettura e Netflix”.
Qual è il tuo carattere?
Saverio: “Sono un ragazzo riservato, ma sempre pronto a dare una mano a tutti”.
Marzia: “Decisa, socievole e spesso testarda”.
Ora è tutto fermo per il Coronavirus: come trascorri il tuo tempo a casa?
Saverio: “Lezioni online, palestra e Netflix: è la classica giornata tipo”.
Marzia: “Alterno lo studio, gli allenamenti in casa con mio fratello e le serie tv”.
Fai una domanda all’altro.
Saverio: “Come gestisci il rapporto padre-figlia sul tatami?”.
Marzia: “E’ un rapporto un po’ conflittuale, perché è difficile avere di fronte tuo padre e avere paura di poterlo deludere, ma penso di essere per lui un’ottima spalla su cui appoggiarsi, soprattutto con i più piccoli”.
Marzia: “Come ti vedi fra dieci anni?”.
Saverio: “Sempre nel mondo del calcio e soddisfatto della mia carriera”.