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Posti letto per fronteggiare l'emergenza Coronavirus
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100 posti di terapia intensiva, Ciciliani: “Facciamo tutti la nostra parte”

Il progetto di realizzare una struttura da 100 posti letto di terapia intensiva a Civitanova, fra il centro commerciale “Cuore Adriatico” e il palasport “Eurosuole”, procede a gran ritmo. Oggi c’è stato un nuovo sopralluogo dei tecnici dello staff di Bertolaso e della Regione Marche. Intanto, mentre continuano ad arrivare donazioni private per la realizzazione dell’opera, si apre il dibattito sull’opportunità di questo intervento e “Il Settempedano” ospita volentieri la lettera aperta di Enzo Ciciliani, nostro concittadino.

Ecco cosa scrive.

“Bravo Claudio (riferito a Scarponi; ndr), condivido in pieno e sottoscrivo il tuo intervento in merito alla nascente struttura ospedaliera di Civitanova riservata alla creazione di 100 posti di terapia intensiva a servizio dell’intera regione. Vorrei integrare il tuo appello e lanciarlo alle famiglie, esponendo un po’ di numeri che, seppur sommari, non dovrebbero discostarsi di molto dalla realtà. Il costo della struttura è stimato in 12 milioni di euro. Alcune grosse realtà industriali, come già citato, hanno aderito con somme cospicue; altre imprese altrettanto importanti, unitamente alle numerose Fondazioni bancarie e non, si stanno aggiungendo con somme significative. Il che si presume porti alla copertura della metà del costo totale. Nella nostra regione sono presenti circa 400 mila nuclei familiari. Per coprire i rimanenti 6 milioni di euro, sempre tenuto conto che il tessuto imprenditoriale si sia fatto carico, come detto, della metà dell’intera spesa, con un versamento di 15 euro a nucleo ecco raggiunti complessivamente i 12 milioni di euro. Sono tuttavia consapevole che non tutti i 400 mila nuclei familiari sono in grado di versare i 15 euro. Anzi, come stiamo vedendo, sono migliaia i nuclei che in questo difficile momento ne avrebbero bisogno di molti di più, di euro, rispetto ai 15, per il soddisfacimento dei soli bisogni primari. Ma questo è un altro discorso da fare a parte e non in questa sede. Tuttavia, individuando un versamento minimo di 50 euro, i nuclei familiari necessari per il raggiungimento di 6 milioni di euro si restringono a 120 mila. E 120 mila famiglie ci sono nelle ricche Marche che possono versare 50 euro per un fine di così elevata importanza. Vado oltre asserendo che migliaia di famiglie hanno la possibilità di versare multipli dei predetti 50 euro, per cui è pacifico che si assottiglia ulteriormente il numero necessario di versamenti per il raggiungimento dello scopo. Quindi partiamo subito, adesso, facciamo tutti la nostra parte. L’augurio ovviamente è che a nessuno serva ricorrere a quella struttura, ma le previsioni purtroppo ci dicono che la stessa servirà eccome. E se addirittura in qualche caso, come giornalmente veniamo aggiornati, anche il ricorso alla terapia intensiva non riesce a salvare una vita, almeno avere a disposizione un numero sufficiente di posti potrà evitare ai medici di trovarsi di fronte alla più drammatica delle situazioni, di fronte alla quale nessuno vorrebbe mai trovarsi: quella di dover scegliere! Un’ultima considerazione per il versamento materiale. Non tutti hanno il conto online e possono versare da casa. Per cui le banche potrebbero accettare ordini telefonici viste le attuali difficoltà di movimento, magari registrando le telefonate per evitare eventuali future discussioni. In periodi di estrema emergenza, comportamenti emergenziali devono essere assolutamente consentiti”.

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