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Furto di bibite, liquori e altre bevande alcoliche
Furto di bibite, liquori e altre bevande alcoliche

Furto alla “Falcioni snc”: rubati bancali di bibite e liquori

Furto nella notte tra lunedì e martedì scorsi alla Falcioni Snc di San Severino, uno storico grossista di bevande nella zona industriale di Taccoli, con bottino ingente. «Il furto – commenta a malincuore il proprietario Semere Falcioni – è sicuramente opera di professionisti che hanno agito indicativamente dalle 23.30 di lunedì notte fino alle 4.30 di martedì mattino. Evidentemente era stato studiato nei minimi particolari perché i ladri non hanno tentato di forzare l’ingresso, che è provvisto di allarme, così come i locali dell’ufficio nell’immobile di via Aristide Merloni, di fronte ai “Fratelli Bonci”. Sono entrati in ufficio, visto che alcuni oggetti non erano, martedì mattina, come li avevo lasciati, ma non hanno sottratto nulla, forse per timore di far scattare l’allarme. Hanno invece agito per vie laterali, bucando la parete divisoria tra i nostri locali e quelli di un’altra attività commerciale attigua. Dopodiché, si sono “dedicati” ai bancali delle bibite e dei liquori, portando via tutto quello che era possibile caricare su un mezzo di una capienza non eccessiva, forse un Daily». I malviventi hanno razziato bancali di bibite, liquori, whiskey, amari, risparmiando però alcuni tipi di alcolici prodotti localmente. «Ciò potrebbe far ipotizzare che si tratti di un furto effettuato su commissione – aggiunge Falcioni -. Perché hanno sottratto, ad esempio, cinque cartoni di Coca Cola, tralasciando il Mistrà. Ora non ci resta, a me ed ai miei quattro dipendenti, che fare l’inventario della merce sottratta. Da una prima stima il bottino è ingente (diverse migliaia di euro, ndr), ma ci risolleveremo – è il proclama del commerciante settempedano – così come abbiamo fatto oltre tre anni fa dopo il terremoto, che ci ha costretti dall’oggi al domani a trovare un’altra sede perché la precedente, a San Severino, era inagibile. E nonostante il Coronavirus che sta bloccando, ma spero non a lungo, le vendite. Intanto abbiamo fiducia nei militi dell’Arma che stanno conducendo le indagini, anche se non si annunciano facili».

L. M.

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