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Don Gilfredo Buglioni
Don Gilfredo Buglioni

Si è spento il sacerdote orionino don Gilfredo Buglioni

“Ieri, sabato 7 marzo, alle 6.35, è salito al cielo il nostro carissimo confratello don Gilfredo Buglioni, a causa di una bronchite che ha prodotto gravi problemi respiratori. Da settembre 2019 si trovava a Bergamo, dove poteva ricevere le necessarie cure e premure da parte del personale sanitario.
I funerali saranno celebrati lunedì 9 alle ore 15 presso la nostra casa di Bergamo, in forma strettamente privata. Per i motivi ben noti, non è permessa la presenza neppure ai confratelli! La salma verrà poi portata ad Osimo, sua città natale, dove martedì 10 alle ore 14.30, nella chiesa del cimitero, vi sarà una breve cerimonia con la tumulazione nella tomba accanto alla mamma”. Lo scrive don Felice Bruno, segretario provinciale della “Madre della Divina Provvidenza” (opera don Orione), dando così la triste notizia della morte del caro don Buglioni, per decenni “colonna” del nostro Istituto Don Orione.

“Don Gilfredo nacque il 14 marzo del 1924 a Osimo – prosegue don Felice – ed entrò in Congregazione il 5 settembre del 1935 a San Severino Marche. Poi, dal 1950 al 2016 è stato a San Severino, dov’è da tutti ricordato con affetto e nostalgia. Lo affidiamo alla misericordia di Dio, affinché, dopo aver celebrato per 69 anni qui in terra, gli conceda di partecipare per sempre alla liturgia del cielo!”.

Ecco alcune testimonianze di persone che lo hanno nel cuore.

Un grazie colmo di affetto da tutte noi sorelle clarisse! Don Buglioni ha segnato la storia di San Severino e della nostra comunità, legata fin dagli inizi a lui e a tutti i sacerdoti di don Orione da amicizia fraterna, da un servizio vicendevole e da stima reciproca. Anche dopo la sua partenza da San Severino, non aveva smesso di esserci vicino con le sue visite e telefonate, con la sua testimonianza evangelica. Custodiamo nel cuore il suo ricordo e nella preghiera il desiderio di raccogliere il suo esempio di fede e di vita donata al Signore e alla Chiesa. Madre Rosella Chiara e Sorelle tutte

Un grazie tutto speciale da me, sr. Chiara Francesca, per l’affetto, la stima e il sostegno che sempre mi ha regalato. Come dimenticare l’immagine di lui con il registratore in mano, il suo sorriso buono, le sue belle e interessanti omelie, la fila per confessarsi da lui? sr. Chiara Francesca

Anche se da dopo il terremoto non è stato più qui a San Severino, se n’è andata una figura storica della nostra comunità. Da sempre don Buglioni è stato l’icona del don Orione. Dal primo incontro, quando avevo 14 anni, fino ad oggi, lo ricordo sempre uguale: schiena dritta e passo sicuro. Inossidabile fino alla fine. Fernando Taborro

Io lo conoscevo poco, ma ricordo la chiarezza e la passione che mostrava sempre nelle sue omelie. Mi unisco alle preghiere di suffragio con i miei familiari. Massimo Altobelli

Per me don Buglioni prima di tutto era un amico, poi un grande predicatore e Santo confessore. Aveva una memoria ferrea che suppliva alla poca vista e udito. Dopo la sua partenza da San Severino eravamo spesso in contatto telefonico. Mi mancherà. Arrivederci don Gilfredo! Mario Borioni

Don Gilfredo Buglioni, dopo il terremoto del 2016, ha dovuto lasciare San Severino perché l’edificio era inagibile, ma il suo cuore in questi anni era sempre rimasto legato alla nostra città, dove tornava molto volentieri, tanto che stava programmando una festa per il suo 70esimo di sacerdozio il prossimo 29 giugno. È stato una colonna non solo per l’Istituto, ma anche per l’intera parrocchia: con il suo servizio umile e silenzioso, è stato sempre accanto ai parroci, prima a quelli orionini poi a coloro che sono arrivati dopo, don Aldo, don Antonio, Padre Claudio. Lui era sempre disponibile ad aiutarli, celebrando le messe e con la sua presenza costante nel confessionale. Pur con la sua disabilità, con la quale ha dovuto fare i conti per quasi tutta la sua vita, non si è mai tirato indietro. Non vedendo bene con gli occhi aveva acquisito una capacità profonda di vedere nel cuore delle persone e di capire come stavano. Quanto è importante vedere non solo con gli occhi, ma anche con il cuore! E don Buglioni negli anni l’ha dimostrato, trovando la forza nella fede e nella preghiera. Quando, nel ’68, si sono sposati i miei genitori, il “Don Orione” non era ancora una parrocchia; è stata istituità più tardi, proprio grazie alla presenza dei sacerdoti orionini. Così molti di noi sono cresciuti lì, vivendo esperienze bellissime… anche col nostro caro don Buglioni. Michela Grasselli

Un uomo, un sacerdote sempre presente: dai giochi da bambina ai momenti più difficili, dagli studi al matrimonio, dal battesimo dei miei figli… fino ad oggi… Grazie Don! Lorella Fatone

Don Buglioni ha diretto per così tanti anni l’Istituto Don Orione che tantissimi giovani di un tempo, oggi professionisti affermati in svariati settori, lo ricordano con grande commozione e affetto. Sono i ragazzi di allora che, da fuori città (e spesso da fuori provincia), venivano in collegio a San Severino per studiare all’Itis “Divini”. Fra di loro lo chiamavano – scherzosamente e amichevolmente – Billy, forse per quell’aria da sceriffo severo che aveva quando indossava i panni di direttore dell’Istituto, ma in realtà tutti sappiamo che era estremamente buono. Vi racconto un aneddoto che alcuni compagni hanno ricordato in uno degli ultimi incontri che ogni cinque anni facciamo come classe ex Itis. Lì in collegio, quando era ora di andare a letto, si spegnevano le luci e bisognava fare silenzio. Don Buglioni, se sentiva parlare oppure la radio ancora accesa, entrava in stanza per invitare i ragazzi a dormire. Un mio compagno di classe, molto ingegnoso, aveva progettato un sistema che, appena si apriva la porta, si spegneva tutto, radio e luce, e tornava il silenzio. Lui stesso poi lo ha raccontato a Don Buglioni… Quanti bei ricordi! Francesco Scisciani

Quando penso al caro don Buglioni lo rivedo dentro al confessionale. Per me è stato un confessore di una carica umana e cristiana straordinaria. Aveva una capacità empatica rigorosamente cristiana e, con una grande forza di misericordia e di amore, riusciva sempre a guidarti verso il bene. Maria Cristina Perticarari

L’ho sempre ammirato quando, pur vedendo così poco, riusciva a celebrare la messa con gli auricolari utilizzando una registrazione per proclamare il vangelo e per leggere il messale durante le funzioni religiose. Era così bravo a farlo che nessuno ormai ci badava più! Colpivano però le sue parole, i suoi messaggi profondi, quel tono di voce rassicurante e, al tempo stesso, deciso. Sono sicura che dal Cielo saprà ascoltare le nostre preghiere, proprio con quella capacità che aveva nel confessionale di capire le nostre fragilità. Grazie Don Buglioni! Loredana Grespini

Per me don Gilfredo è stato sempre un esempio di una fede forte, limpida. Quando ascoltavo le sue omelie quello che mi restava impresso era il tono della sua voce, sentivo il suo coinvolgimento in quello che diceva. Per me è stato sempre un punto di riferimento. Francesco Ranciaro

Testimonianze di affetto e di vicinanza sono giunti anche da Sabina Paparelli, don Alberto Parodi da Genova, Gilberto Sacchi (presidente dell’associazione ex allievi del “Don Orione”) e dal vescovo Antonio Napolioni che, rispondendo dalla sua camera di ospedale, ha inviato un messaggio al parroco don Luca Ferro per rassicurare sulle sue condizioni fisiche e per ricordare, commosso, proprio la figura di don Buglioni, al cui fianco ha trascorso i suoi cinque anni di esperienza pastorale settempedana.

A Don Orione festa per i 90 anni di don Buglioni

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