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Il mistero Henri Pick
Il mistero Henri Pick

Aperta la rassegna al San Paolo con “Il mistero Henri Pick”

Giovedì 20 febbraio è stata inaugurata la rassegna cinematografica del Cinema San Paolo, con il film gratuito (e a sorpresa) Il mistero Henri Pick, del regista francese Rémi Bezançon. Prima della proiezione, il responsabile del Cinema San Paolo, Alberto Vignati, ha salutato il pubblico e descritto sinteticamente il motivo di questa rassegna: l’obiettivo è quello di dare il maggior spazio possibile ai film in programmazione nelle sale italiane. Le pellicole in circolazione sono molte e di vario genere, il San Paolo ha un solo schermo: tramite questa rassegna (e magari anche altre in futuro), si vuole far vedere alcuni di quei lungometraggi che, per motivi di tempo e di spazio, non possono essere proiettati al momento esatto dell’uscita.

Di seguito, la recensione dell’opera

Nella biblioteca di un piccolo paese bretone, una giovane editor, Daphné Despero (Alice Isaaz), scopre il manoscritto di un pizzaiolo del luogo, Henri Pick, morto da due anni. La ragazza riconosce il potenziale del testo e lo fa pubblicare: il libro diventa un caso letterario. Tutti elogiano questo inaspettato e nascosto prodigio della letteratura francese: un insospettabile pizzaiolo capace di scrivere, tra impasti e lieviti, un libro esplosivo. Ma il critico letterario Jean-Michel Rouche (Fabrice Luchini) è sospettoso: fiuta l’odore di una bufala, di un caso editoriale costruito di proposito per fare grosse vendite. Il suo dubbio e la sua caparbietà lo portano ad indagare fino in fondo per dimostrare ciò di cui è convinto: Henri Pick non ha mai scritto il libro, qualcun altro lo ha fatto e ha preso il suo nome. Indaga tra Parigi e la provincia bretone, con l’aiuto della figlia di Henri, Joséphine (Camille Cottin). La donna è combattuta: è stupefatta per aver scoperto lo sconosciuto talento del padre, ma, dall’altra parte, non crede a questa sorprendente situazione. Con un rapporto altalenante, Joséphine e Jean-Michel vanno avanti in questa intricata vicenda.

Il mistero Henri Pick, commedia di Rémi Bezançon, ha come soggetto il romanzo omonimo di David Foenkinos. Una vicenda leggera e piacevole, capace di catturare lo spettatore con il suo crescente susseguirsi di scoperte, dubbi e nuove piste per risolvere il mistero. Un film che getta, con garbo, una luce critica sul presente, sul contraddittorio mondo culturale: la crisi della letteratura, ingolfata da tanti autori (spesso non eccezionali) e carente di lettori (un problema non solo francese). Oggi l’obiettivo è solo la vendita, non più la qualità dei contenuti: problema ormai vecchio, ma giunto adesso ad un punto più che critico. Ed un vecchio segugio come Jean-Michel, critico pungente, inasprito dagli anni, ma non per questo senza smalto e senza acume, ancora riesce a fiutare i trucchi meschini delle case editrici, anche quando il caso è così complesso e ben architettato. Il mistero lo stimola: gli fa riscoprire la voglia di vivere, perché gli ha dato un obiettivo da raggiungere. L’ignoto lo sprona ad agire, facendogli rispolverare le passioni ormai dimenticate, riportandolo a confrontarsi con il mondo e con lui stesso. Jean-Michel capisce quanto sia importante guardare bene cosa c’è sotto agli occhi per scoprire la verità: ciò serve al critico per risolvere il caso e far ripartire la propria vita. Saper osservare ciò che si dà per scontato aiuta Jean-Michel e ci fa capire quanto, molto spesso, la strada giusta da seguire sia quella più evidente e, perciò, trascurata: non solo per i casi misteriosi, ma anche per la vita di tutti i giorni.

Ricordiamo i prossimi appuntamenti della rassegna (tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.15):

Tutto il mio folle amore, di Gabriele Salvatores, mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio.

L’ufficiale e la spia, di Roman Polański, mercoledì 4 e giovedì 5 marzo.

Piccole donne, di Greta Gerwig, mercoledì 11 e giovedì 12 marzo.

Richard Jewell, di Clint Eastwood, mercoledì 18 e giovedì 19 marzo.

1917, di Sam Mendes, mercoledì 25 e giovedì 26 marzo.

Figli, di Giuseppe Bonito, mercoledì 1° e giovedì 2 aprile.

Silvio Gobbi

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