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Sanità, il sindaco dà battaglia e chiede il ritiro della Determina
Sanità, il sindaco dà battaglia e chiede che Regione Asur vengano allo scoperto sul futuro del nostro ospedale

Ospedale, il sindaco rincara la dose: “Colpiti più del sisma”

“Il nostro presidente della Regione, assessore alla Salute e vice commissario al terremoto, professor Luca Cerescioli, permette al nuovo direttore dell’Asur Marche, dottoressa Nadia Storti, di firmare e quindi di emanare una Determina devastante per il nostro ospedale “Bartolomeo Eustachio”, che colpisce uno dei Comuni più grandi della regione per estensione ed entità di danni causati dal terremoto, e noi dovremo stare zitti? Non credo proprio. Siamo in uno stato di emergenza e questi signori, a tavolino e senza tener conto dei danni che causano con le loro scelte, decidono di colpirci ancor di più del sisma. Anche questa volta non ci arrendiamo di fronte all’ingiustizia perpetrata dai vertici della politica e della sanità regionale ai danni del nostro ospedale”.
Il sindaco Rosa Piermattei prosegue la sua battaglia contro quella che definisce, ancora una volta, “la nefasta Determina di Capodanno” facendo riferimento all’atto assunto dalla direzione dell’Asur regionale proprio il 31 dicembre 2019.
“Abbiamo il dovere di informare non solo i cittadini di San Severino ma di tutta la regione – scrive il sindaco in una nuova nota – di come sia stata confezionata e attuata la beffa che danneggerà molte comunità oltre alla nostra. Perché tutti debbono sapere. Vorrei poi chiedere al direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur, dottor Alessandro Maccioni, che cosa intende con la sua affermazione, comunicata a mezzo stampa, che “per l’ospedale di San Severino ci sono altri piani”.

Detti piani, caro dottor Maccioni, devono essere pubblicamente comunicati e da noi cittadini, perché io parlo da sindaco ma anzitutto da cittadino di questo territorio, approvati. Da parte nostra continueremo con una comunicazione continua, limpida e ricca di particolari, mentre da altre parti si continua a minimizzare, a non dare risposte, a trincerarsi dietro assurdi silenzi. Non si può sperare che l’Amministrazione comunale, le associazioni cittadine, i comitati, i sindacati possano con il tempo dimenticare. La questione è sempre più d’attualità per noi per le circostanze incredibili con cui è stata attuata. C’è solo un modo per fermarci: ritirare la Determina n. 742 del 31 dicembre 2019. Per questo chiedo al presidente Ceriscioli, ancora una volta, di intervenire subito”.

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