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Un tratto del Potenza
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Contratto di fiume: confronto tra i firmatari e la Regione

Primo tavolo di confronto, dopo una serie di assemblee sul territorio, per il Contratto di fiume dell’Alto Potenza, con particolare riferimento ai territori montani dello stesso bacino idrografico. La riunione è avvenuta martedì 3 dicembre nella sede della Unione montana a San Severino. All’incontro ha preso parte anche il dirigente del settore Tutela delle acque e Difesa del suolo e della costa della Regione Marche, ingegner Stefania Tibaldi, assieme al coordinatore del Contratto di fiume, professor Carlo Brunelli.

L’invito a prendere parte al tavolo era destinato principalmente ai rappresentanti dei soggetti firmatari del Contratto di fiume, in particolare ai sindaci dei Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Pioraco, Gagliole, San Severino, Sefro e Treia.

Ad oggi si è giunti alla presentazione e all’approvazione dei quadri conoscitivi con l’illustrazione del primo elenco delle strategie in merito al Contratto di fiume dell’Alto Potenza. Accanto alle conoscenze scientifiche sono state anche rappresentate le conoscenze desunte dalle diverse fasi della partecipazione civica, dai sopralluoghi aperti, dai questionari, dai laboratori, svoltisi durante un anno di incontri e discussioni.

I livelli conoscitivi, in particolare, hanno evidenziato una serie articolata di punti di forza e di debolezza sia a carattere generale (carenze gestionali, abbandono, deflusso minimo vitale non sempre garantito, scarsa cultura dell’ambiente fluviale) sia localizzati lungo il corso d’acqua.

L’insieme delle questioni emerse sono state poi messe a sistema e ordinate per essere poi ricomposte in documenti aperti su cui si lavorerà con approfondimenti, precisazioni, ulteriori integrazioni. Alla fine si dovrà giungere alla redazione di un documento strategico che dovrà contenere tutto ciò che occorrerà fare per risanare e riqualificare il fiume e, insieme, il suo ambiente. Da questo documento saranno poi selezionate quelle azioni che, per importanza e grado di fattibilità tecnico-economica, dovranno andare in attuazione nell’arco di due o tre anni.
Obiettivo del tavolo di confronto è stato quello di dare vita a un focus sulle questioni attorno alle quali sarà chiesta una fattiva collaborazione anche da parte della Regione Marche. Obiettivo è quello di concludere la prima fase delle audizioni entro l’inizio del nuovo anno per poi giungere, per marzo 2020, a una sintesi del Primo piano d’azione.

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