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Simona Barbini
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Simona Barbini non ce l’ha fatta: donati i suoi organi

Il suo splendido sorriso si è spento per sempre. San Severino non potrà più apprezzare la sua eleganza, abbinata a una bellezza che l’alternarsi delle primavere aveva solo scalfito. Simona Barbini non ce l’ha fatta. La 55enne, che venerdì scorso aveva accusato un malore poco prima di recarsi al lavoro, alla scuola dell’Infanzia statale in contrada San Firmano di Montelupone, ha cessato di vivere al reparto Rianimazione dell’ospedale di Camerino.

La sfortunata settempedana che viveva nella frazione di Cesolo era stata colpita da un’emorragia cerebrale che non le ha concesso scampo. Subito dopo il ricovero all’ospedale camerte la situazione era apparsa oggettivamente molto grave, tanto che i sanitari avevano evitato il trasporto in eliambulanza al Torrette di Ancona. Da quel momento il lento scorrere delle ore, nella speranza di un miracolo che non si è verificato.

I familiari hanno dato il via libera all’espianto degli organi: un ultimo atto di spiccata generosità che ha sempre caratterizzato l’esistenza di Simona, la quale ha perso la mamma in giovane età ma ha sempre saputo reagire grazie a un carattere forte. Si era impegnata in una cooperativa di assistenti alla persona e anche come impresaria in un’agenzia di onoranze funebri fino a quando, di recente, era apparsa soddisfatta dall’impiego nel mondo della scuola. «In particolare – dice Mario Chirielli, già presidente del Consiglio comunale di San Severino e membro del Comitato per la salvaguardia dell’ospedale Bartolomeo Eustachio – di lei ricorderemo per sempre la sua generosità nei confronti del prossimo e, soprattutto, dei più deboli. Del nostro Comitato, a cui Simona era iscritta ormai da anni, era la gradita portavoce».

Simona lascia il padre Giuseppe, il fratello Vito, parrucchieri storici, la sorella Federica e il figlio Matteo Rossetti, valente procuratore calcistico.

Martedì 2 luglio la camera ardente all’ospedale di San Severino, poi mercoledì 3 – alle ore 15 – i funerali nella chiesa di San Domenico.

Lu.Mus.

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