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I laboratori Itis in costruzione
L'area del cantiere (agosto 2018)

Lavori per nuovo Itis, parte la protesta: “La pazienza è finita!”

“Caro sindaco non si arrenda. Dirigenza, docenti, personale tecnico, famiglie e alunni conoscono il suo impegno e sono qui per dare supporto e conforto all’Amministrazione comunale, che sappiamo essere in prima linea nella dura lotta per ottenere risposte dalle istituzioni statali e da chi, solo a parole, continua ancora a promettere la ricostruzione del nostro istituto dopo il terremoto e a due anni esatti dalla demolizione della vecchia sede”.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha ricevuto di nuovo mandato pieno dai vertici dell’Itts “Eustachio Divini” di San Severino per “rappresentare in tutte le sedi la gravissima problematica di una scuola punto di riferimento da sempre per l’intera provincia di Macerata”.
Convocato nella sede provvisoria dell’Istituto tecnico tecnologico, il sindaco è stato chiamato a riferire dei contenuti dell’incontro avuto, nei giorni scorsi, con il nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini.
Dal summit, al quale erano presenti rappresentanti della Provincia di Macerata che è proprietaria dell’Itts e che ha sempre affiancato il Comune negli incontri istituzionali, non sono però emerse grandi novità: “Purtroppo continuano a rinviare una questione cruciale, come quella dell’affidamento definito del cantiere della ricostruzione dell’Istituto, di giorno in giorno, settimana in settimana, mese in mese – sottolinea il sindaco Rosa Piermattei -. Ho mostrato sempre grande pazienza ma credo ormai di averla finita. Mi ha fatto molto piacere, però, ricevere proprio nuovamente il supporto incondizionato, rivolto a me e all’Amministrazione, da parte di chi rappresenta il nostro glorioso istituto Divini. Le istituzioni ci devono delle risposte precise. Lo devono a Comune e Provincia e lo devono alla Scuola ma ancora prima e soprattutto ai tanti studenti dell’Itts e alle loro famiglie”.

Dirigenza, docenti e personale tecnico hanno ribadito al primo cittadino “la volontà di andare al Miur, di organizzare pubbliche assemblee e, se necessario, di dare vita a un presidio di protesta. A fine gennaio scadono le iscrizioni, le famiglie si chiedono, e ci chiedono, se la scuola sarà ricostruita – hanno spiegato professori e tecnici -. Lo vogliono sapere prima che i propri figli inizino a frequentare i nuovi corsi ed è logico e legittimo che ciò avvenga. In questo clima di indecisione generale rischiamo di perdere ancora iscritti. Siamo stati sempre zitti ma ora è giunto il momento di dire basta. Siamo stati zitti anche quando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivato in città per l’inaugurazione di una scuola provvisoria ci aveva promesso l’avvio definitivo dei lavori a settembre. Sono passati altri mesi e altri ne passeranno. Faremo di tutto però perché ciò non avvenga”.

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