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L'ing. Silvia Calamante premiata a Macerata
L'ing. Silvia Calamante premiata a Macerata

“Donna impresa 2018”: Silvia Calamante, l’ingegnere che fa la differenza

Il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Macerata le ha conferito il premio “Donna impresa 2018” per il settore della libera professione: un risultato di prestigio che, se da un lato mette in risalto la sua preparazione e competenza, dall’altro pone la giusta attenzione nei confronti di un’attività professionale che riscuote sempre maggiore interesse nell’ambito del settore produttivo e dei servizi. Parliamo di Silvia Calamante, 35enne di San Severino, ingegnere per l’Ambiente e il Territorio, la quale è ormai da una decina di anni consulente per le certificazioni dei sistemi di gestione aziendale. Laureatasi a Bologna, iscritta all’Ordine degli Ingegneri di Macerata, ha ampliato con il tempo il proprio raggio di azione fra le Marche e l’Emilia Romagna, scegliendo Ancona e San Severino come “quartier generale” operativo del suo lavoro. “Sì, qui ho il mio ufficio, anche se in pratica sono spesso in giro fra le aziende che chiedono consulenza per ottenere le certificazioni”, dice Silvia Calamante mentre ci mostra alcune immagini della premiazione svoltasi nei giorni scorsi a Macerata. Non sono molte le donne che si affermano nel suo campo e un premio provinciale importante come quello della Camera di commercio sicuramente gratifica il suo impegno giornaliero. Ma perché le imprese si rivolgono a lei? “I mercati, le regole, i consumatori sono sempre più esigenti nei confronti delle aziende – risponde Silvia – e, pertanto, cresce fra gli imprenditori la cifra di coloro che vogliono aumentare lo standard qualitativo della propria produzione, sia in termini di prodotto, sia a livello di rispetto ambientale, di responsabilità sociale e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sigle o numeri come UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 eccetera sono delle ‘targhe’ ormai indispensabili per viaggiare ad alti livelli sui mercati della globalizzazione. Chi, ad esempio, fa affari con gli arabi lo sa bene, perché le certificazioni di qualità sono per loro un punto di partenza imprescindibile. Sono altresì un requisito fondamentale per tutte le imprese edili che vogliono partecipare a gare d’appalto superiori a determinati importi: aspetto, questo, importantissimo per la ricostruzione post terremoto nel ‘cratere’ dell’Italia centrale; ovvero basti pensare alle aziende portuali che, per ottenere una serie di autorizzazioni doganali, hanno la necessità di adeguarse i loro sistemi organizzativi a standard internazionali. In ogni caso va precisato che l’adesione delle aziende ai sistemi di gestione aziendale resta volontaria”. Così, Silvia, grazie alla sua libera professione, scopre tanti modi di produrre, creare lavoro e ricchezza in un’Italia che cerca di ripartire dopo la grande crisi. Inoltre, lei ha creato uno strumento che può essere di supporto alla aziende per fare una semplice e schematica analisi del contesto in cui operano, degli stakeholders e delle loro aspettative o esigenze, nonché per definire i rischi e le opportunità, con le conseguenti azioni migliorative da mettere in atto. “Sì, questo modello – sottolinea l’ingegnere – è attualmente utilizzato dalle imprese che seguo e che hanno ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001. E’ uno strumento molto pratico, funzionale, che si concilia bene con i ritmi serrati delle produzioni e punta dritto all’obiettivo”. Ed è stata forse questa la “ciliegina sulla torta” di una professione nuova e importante, come quella di Silvia, che ha fatto scattare in suo favore il premio “Donna impresa 2018”.

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