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Festa del copatrono S. Pacifico: ‘Non dimentichiamoci di lui’

Lunedì 24 settembre ricorre la festa liturgica di San Pacifico, copatrono della nostra città. Un anniversario religioso che ci dà lo spunto per parlare della situazione in cui versa il complesso conventuale a due anni dal terremoto. Lo facciamo assieme a padre Aldo Alberoni, nuovo responsabile della struttura, il quale esorta i settempedani a non dimenticare San Pacifico.

Due sono le principali novità. La prima: è previsto l’abbattimento della grande Casa di accoglienza, costruita a suo tempo a fianco della chiesa e del convento. La seconda: le messe vengono celebrate (dalla primavera scorsa) all’interno di un salone che, sul retro del complesso, è stato reso agibile e può accogliere 80 persone a sedere (un centinaio in tutto). Quel locale, tanti anni fa, ospitava un bar, poi un laboratorio di falegnameria dei frati stessi. L’urna del santo è custodita sempre nella piccola casa in cui c’era la trattoria di Fiorina, mentre lì a fianco è stato rimosso il tendone che, subito dopo il sisma, era stato adibito a chiesetta per l’inagibilità del santuario.

“Lì, in quell’area, vorremmo costruirci una piccola chiesa di legno – spiega padre Aldo – per la cui realizzazione abbiamo lanciato una sottoscrizione tra tutti i fedeli che volessero sostenere il progetto. La chiesetta ci serve per poter garantire le funzioni religiose nel momento in cui verranno avviati i lavori di demolizione del vecchio edificio della Casa di accoglienza (lesionato dal sisma) e poi le opere di costruzione di un conventino alle spalle della chiesa. La struttura in legno, inoltre, continuerà a essere il punto di riferimento dei tanti devoti a San Pacifico fino al momento in cui non riusciremo a ristrutturare e riaprire il santuario. Parliamo purtroppo di una decina di anni…”.

Insomma, una situazione molto precaria, di fronte alla quale tutti potrebbero dare un aiuto.

In ogni caso, non vedremo più in lontananza il grande edificio che fu Collegio e successivamente Casa di accoglienza.

Per quanto riguarda la festa, il programma di lunedì 24 settembre prevede alle 9 la messa officiata dal cardinal Edoardo Menichelli; alle ore 11 la messa assieme ai frati minori delle Marche (che poi proseguiranno a Loreto il loro raduno), presieduta dal ministro provinciale, padre Ferdinando Campana; e, infine, alle 18.30 l’ultima celebrazione eucaristica.

Successivamente, e cioè domenica 30 settembre, ci sarà la festa solenne scandita da due momenti importanti: alle 6 del mattino partirà dall’edicola di San Pacifico, che si trova al rione Settempeda, il tradizionale pellegrinaggio a piedi fino al santuario, al termine del quale sarà il vescovo Francesco Brugnaro a celebrare la messa (alle ore 8 circa); poi, alle 11.30, ci sarà la messa con le autorità cittadine, alla presenza del sindaco e del Gonfalone del Comune. Altre funzioni religiose sono previste alle 9, alle 10 e al pomeriggio.

 

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