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Il concerto di Jovanotti per RisorgiMarche

Unione montana: “Pronti a ospitare RisorgiMarche 2019”

“Grazie a Neri Marcorè per aver ideato il festival RisorgiMarche ed averlo riproposto quest’anno in modo originale ed efficace per valorizzare e riportare sotto i riflettori i nostri territori ancora feriti dal sisma. Di fronte ai tanti problemi che affliggono il processo di ricostruzione e al comprensibile sconforto che talvolta colpisce i cittadini e gli stessi amministratori, RisorgiMarche ha rappresentato per tutti una boccata di aria fresca. Per molti, soprattutto giovani e famiglie, è stato un modo per scoprire le nostre bellezze naturali, i nostri borghi e il loro patrimonio artistico. La speranza è che, affascinati e incuriositi, possano tornare per poter rilanciare le nostre comunità e il nostro territorio montano che, altrimenti, rischierebbe l’abbandono e lo spopolamento. Offro fin da ora la disponibilità di tutti i Comuni membri dell’Unione, e in particolare di quelli che nelle prime due edizioni non sono stati coinvolti, ad ospitare gli eventi della prossima edizione del Festival”.

Così si è espresso il presidente dell’Unione montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, in una lettera di ringraziamenti indirizzata al direttore artistico di RisorgiMarche, Nerì Marcore, e a quello esecutivo, Giambattista Tofoni, oltre che al presidente della Regione Marche e ai sindaci del territorio.

Cicconi, nel ringraziare Comuni coinvolti, Regione e tutti coloro che si sono adoperati per la migliore riuscita del festival, ha ricordato anche il grande successo del concerto finale all’Abbazia di Roti, fra Matelica e San Severino, che ha visto protagonista Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.

Prima di salire sui prati della “Riserva”, Jovanotti e Marcorè sono stati ospiti di Villa Teloni, a Cesolo. Un miniritiro pre-concerto per provare – almeno un paio d’ore – con il resto della band la scaletta dei brani. C’erano pure il bassista compositore ascolano Saturnino, il chitarrista Riccardo Onori, il percussionista Leo Di Angilla e il trombonista Gianluca Petrella. Sottolinea l’imprenditore Sandro Teloni: “Abbiamo accolto con grandissimo entusiasmo un gruppo di artisti straordinari per un’esperienza unica e indimenticabile per tutti noi che ha fatto conoscere la nostra stupenda regione, le Marche, a turisti e vacanzieri facendo parlare del nostro territorio e di uno dei suoi gioielli più belli come la Riserva del monte San Vicino e del monte Canfaito in tutt’Italia. Saremo sempre pronti ad aprire le nostre porte ad eventi del genere. Questa è la vera promozione di cui abbiamo bisogno”. Al termine del “ritiro”, sempre nel giardino della Villa, Marcorè e Jovanotti sono stati intervistati dal giornalista Vincenzo Mollica.

Jovanotti era stato avvistato in Piazza del Popolo, al mattino, prima di raggiungere Villa Teloni a Cesolo (come già riferito in un altro servizio). Ma poi, dopo il concerto, è tornato in piazza e si è intrattenuto parecchio al Bar Centrale, scherzando con le persone presenti sotto i portici in quei momenti e con uno dei titolari del pubblico esercizio, Luciano Bonifazi. “Aveva detto che sarebbe tornato a San Severino dopo il concerto ed è stato di parola – dice Luciano -, è simpatico, alla mano. Con lui c’erano altri dello staff, alcuni dei quali hanno trascorso poi la notte a Palazzo Gentili e sono tornati qui a far colazione la mattina seguente. Jovanotti invece se n’era già andato via in serata”.

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