Il Settempedano
Per la Settempeda arriva l’ultimo atto. Sabato 9 giugno segna l’epilogo di una stagione lunga, faticosa, ma con risultati degni di nota e che ora termina con la partita più importante. E’ il “Diana” di Osimo il campo che farà vivere alla squadra, alla dirigenza e ai tifosi il momento più atteso: la finale regionale che mette in palio la Prima Categoria. Nell’ambiente biancorosso c’è grande fermento e non solo dal punto di vista calcistico. Tutta la città, infatti, freme per questo appuntamento che mancava da tanti anni e poter rivedere la Settempeda in una categoria superiore è il sogno di tutti e quanta e quale sia la voglia di veder realizzato il primo passo si è vista nel match contro l’Esanatoglia con il Comunale colmo di entusiasmo, di tifo e strapieno come da tempo non si vedeva (più di 500 tagliandi venduti e quindi circa 600 le presenze sugli spalti). Anche per Osimo si prevede un esodo considerevole di sostenitori biancorossi che accorreranno in massa per sospingere la squadra verso l’impresa.
La sfida tra Settempeda e Rapagnano (ore 16.30), dunque, avrà come sede il glorioso “Diana” dove verrà deciso il nome di chi delle due salirà nel torneo di Prima. Arrivano a questi 90’ decisivi (sono previsti supplementari ed eventuali rigori in caso che perduri la parità) le formazioni che nei rispettivi gironi hanno terminato al secondo posto e che hanno superato con merito le semifinali: Settempeda contro l’Esanatoglia in modo autoritario e netto; Rapagnano di misura contro la Vis Faleria. Pur inserite in gironi differenti, quello F i settempedani, quello E i fermani, c’è un precedente in stagione relativo ai quarti di Coppa Marche terminato col successo dei biancorossi. Certo è che la suddetta sfida sarà solo un ricordo e rimane una annotazione statistica di fronte ad una partita che, come si dice, fa storia a sé e si presenta al di fuori di qualsiasi pronostico.
Insomma la classica gara da tripla.
Le due squadre appaiono in un buon momento di forma, malgrado le tante gare giocate, e si può prevedere equilibrio tattico e tecnico, anche se logicamente ognuno ha dalla propria parte caratteristiche e peculiarità che, se sfruttate al meglio, potranno fare la differenza. In casa Settempeda c’è la convinzione di poter far bene e il lavoro svolto in settimana è stato proficuo. Oltre a ciò, è evidente che l’euforia per la bella prova di semifinale possa essere una forte spinta, ma l’importante è voltare pagina con la consapevolezza che il passato conta poco e che l’attenzione deve andare tutta su una partita che ha una posta molto alta in palio.
Roberto Pellegrino
