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Le Scuole Medie
L'Istituto comprensivo "Tacchi Venturi"

Una classe in meno alle Medie: scatta la mobilitazione

Si avvicina la fine dell’anno scolastico e tornano le previsioni pessimistiche per la ripartenza in settembre per quanto concerne il comparto della scuola Secondaria di primo grado a San Severino. Dall’Ufficio scolastico regionale è giunta notizia che per il terzo anno consecutivo l’organico di diritto prevede per l’Ic Padre Tacchi Venturi, diretto dal preside Sandro Luciani, l’istituzione di quattro classi prime medie invece di cinque. Nei due anni precedenti, dopo un braccio di ferro durato tutta l’estate, i genitori settempedani la spuntarono.

Stavolta sembra si debba procedere in maniera celere, dato che l’organico di fatto, vale a dire il numero reale di classi prime destinato all’istituto settempedano, dovrebbe essere varato nei primi giorni di giugno e non in pieno agosto, come avvenuto in precedenza.

In pochi giorni sono state raccolte un migliaio di firme in città e stamattina – giovedì 31 maggio – una delegazione del Consiglio d’Istituto ha consegnato copia della petizione al responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di Macerata, spiegando le ragioni di tale protesta. Ora si provvederà a parlare con il dirigente dell’Ufficio scolastico delle Marche, perché a lui spetta la decisione finale. Intanto, il preside Luciani e il sindaco Rosa Piermattei (a nome dell’Amministrazione comunale) gli hanno già scritto una bella lettera «perché non è possibile non tener conto della difficile situazione post terremoto» in cui versano San Severino e la sua organizzazione scolastica. In queste ore si è schierato pubblicamente contro questo tipo di tagli anche il segretario provinciale della Cgil, Daniel Taddei, ricordando che ci sono tutele normative proprio a tutela dei Comuni del “cratere sismico”.

Gli allarmati genitori dei futuri alunni di prima Media puntano proprio sul fatto che «in contesti di sovraffollamento non sarebbero rispettate le norme antincendio ed eventuali evacuazioni post sisma potrebbero rivelarsi difficili e pericolose», rimarcando come nelle circolari ministeriali si ribadisce che «le classi nelle scuole del cratere sono mantenute anche con parametri inferiori a quelli di legge». Inoltre, nel caso di sole quattro prime, «il numero degli alunni disabili sarebbe superiore a quello delle classi», senza considerare «l’elevata presenza di alunni Dsa e Bes per i quali si richiedono misure didattiche ed educative non realizzabili in classi troppo numerose».

Insomma, il braccio di ferro è iniziato di nuovo!

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