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Il professore Stefano Leonesi
Il professore Stefano Leonesi

Leonesi: “Il nuovo indirizzo al ‘Divini’ è un fatto epocale”

A partire dal prossimo anno scolastico (2018-2019), l’Istituto tecnico tecnologico “Divini” di San Severino può contare anche sulla nuova specializzazione in Grafica e comunicazione. Ne parliamo con il professor Stefano Leonesi, artefice di questa importantissima novità.

Come nasce l’idea del nuovo indirizzo?

“L’idea base nasce già dal 2012, dopo la riforma degli Istituti tecnici, dalla lungimiranza del professor Raffaele Vittori che per primo credette nella opportunità di chiedere per il ‘Divini’ l’apertura di Grafica e comunicazione, indirizzo previsto dalla riforma stessa. Purtroppo la concessione non arrivò mai e tutti a San Severino continuarono a essere rassegnati… Meglio desistere dal chiedere l’apertura di nuovi indirizzi scolastici e, piuttosto, difendersi dal rischio di chiusura delle scuole e di quelli esistenti”.

Perché questo clima di scoramento?

“Questa atmosfera di rassegnazione ha origini motivate e radicate nel tempo. Credo sia dagli anni ’70 che a San Severino non vengono aperte nuove scuole o specializzazioni. Anzi, tutto si è evoluto in direzione opposta, verso ridimensionamenti e chiusura dell’esistente: si pensi al Professionale femminile, alla perdita della presidenza per quello maschile e all’accorpamento delle elementari ‘Luzio’ con l’Istituto comprensivo ‘Tacchi Venturi’. Del resto, lo scoramento che si viveva per le opportunità scolastiche era lo stesso che si poteva e si può ancora cogliere in altri contesti come quello commerciale e industriale e, in parte, turistico”.

Allora come è riuscito a invertire questa tendenza negativa in atto da quasi mezzo secolo?

“Oltre due anni fa ho iniziato a riflettere su varie questioni di interesse cittadino e ho preso la decisione di affrontare questa sfida nella consapevolezza che per il suo buon esito dovevano mescolarsi tre ingredienti fondamentali: grande motivazione, un ottimo progetto e l’appoggio politico, conscio che almeno uno di questi tre elementi è spesso mancato a San Severino nell’intraprendere nuove iniziative”.

Emerge subito la sua impronta matematica anche per risolvere questo genere di problemi…

“Lo so, me lo dicono tutti, moglie e figli compresi, ma non ci posso fare niente, oramai è nel mio Dna. E sinceramente la convinzione dell’efficacia del metodo logico-razionale per risolvere questioni di ogni genere, astratte come pratiche, è stata ogni volta rafforzata dalla prova dei fatti. Quindi perché cambiare metodo se quello scientifico-matematico appare il migliore, oltre che il più naturale per me?”.

Torniamo alla genesi del progetto di Grafica e comunicazione e analizziamo gli ingredienti ritenuti basilari: la motivazione.

“Senza una forte determinazione è difficile ottenere buoni risultati, in special modo quando le questioni da affrontare sono ardue. Nel mio caso a guidarmi è stato anzitutto il grande attaccamento alla mia città natale e alla ‘vecchia’ scuola che ho frequentato con soddisfazione prima da studente e poi da insegnante, l’Istituto Divini, appunto. Inoltre la consapevolezza che Grafica e comunicazione sarebbe stata una grande occasione e opportunità per tanti giovani, ragazze e ragazzi, del territorio non solo settempedano, Confesso che senza un forte coinvolgimento, anche emotivo, e una grande convinzione sarebbe stato poi difficile sopportare con spirito da volontario l’impegno, i sacrifici e le arrabbiature che immancabilmente sono emerse nel corso degli ultimi due anni”.

Secondo ingrediente: la bontà del progetto.

“Sempre per rimanere in un contesto logico-matematico, la condizione necessaria ma non sufficiente per la buona riuscita di ogni sfida o attività deve essere la qualità della strategia e del progetto. Per essere credibili e difficilmente attaccabili occorre predisporre un progetto che sia accurato, chiaro negli obiettivi, fattibile e dimostrarne l’importanza per la collettività. Ed è quello che ho cercato di fare nel ripensare e redigere il progetto di Grafica e comunicazione. Senza entrare nei dettagli, ho evidenziato come non ci sarebbe corso di studi più adatto e versatile per diventare dei professionisti nel mondo del web design, multimedialità, giornalismo, grafica, pubblicità, cinema, editoria, televisione, carta stampata, fotografia e via dicendo. E siccome tutte queste attività sono le più in voga nel mondo d’oggi e in grado di assorbire tanti lavoratori, tutto mi è venuto naturale e tutto sommato semplice”.

Dunque Grafica e comunicazione, come dice il nome stesso, consente di acquisire ampie competenze di natura tecnica e tecnologica sui fronti di cui parlava…

“Certamente, ma non solo. Basta andare a guardare il piano di studi per capire che è un percorso unico in grado di coniugare materie umanistiche come “Teoria della comunicazione”, con quelle artistiche o più tecniche come “Progettazione multimediale”, “Organizzazione e gestione dei processi produttivi”, “Tecnologie dei processi di produzione” e “Laboratori tecnici”. Il tutto condito da solide basi di italiano e… matematica”.

Insomma un nuovo fiore all’occhiello per l’Istituto tecnico e per l’intera San Severino che, dal prossimo anno scolastico, si affianca alle altre specializzazioni già presenti.

“Direi di sì. E voglio sperare che i giovani e soprattutto le giovani ne approfittino. Ha poco senso continuare a pensare il ‘Divini’ come una scuola più adatta per i maschi che per le femmine: molte delle specializzazioni presenti, Grafica e comunicazione in primis, sono assolutamente di “pari opportunità”; anzi, se penso al gusto e alla sensibilità del genere femminile, alcune le riterrei quasi più adatte per le ragazze, ma non voglio cadere in banali generalizzazioni”.

C’è stato interesse da parte del mondo lavorativo locale a questa iniziativa?

“Per fortuna molto. La voce di Grafica e comunicazione è iniziata a circolare ben prima della sua approvazione definitiva e diversi operatori sul mercato del settore editoriale, tipografico e comunicativo sono venuti a parlarci per saperne di più. Del resto era stata mia premura rafforzare il progetto con accordi e protocolli di intesa con importanti realtà locali come l‘Associazione Archivio storico “Tipolitografia C. Bellabarba”, Video Tolentino, il Fotoclub “Diaframma Zero”, radio e tipografie della zona e altro ancora. Ma tutto questo è solo l’inizio di una ben più fitta tela di raccordi con il mondo del lavoro su grafica, multimedialità e comunicazione che stiamo già pianificando”.

Infine, il terzo ingrediente: l’appoggio politico.

“Forse sembrerà strano, ma devo dire con piacere che indipendentemente dalla “casacca” tutti i politici e amministratori di San Severino mi hanno appoggiato e hanno difeso il progetto nelle sedi competenti, ma due nomi tra tutti è bene che li faccia per il peso che hanno avuto: il consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni e l’assessore comunale e consigliere provinciale Tarcisio Antognozzi. A loro il mio grazie particolare e quello della città. Un ringraziamento anche all’assessore regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, per aver subito apprezzato il progetto, e al presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, per aver infine capito e appoggiato l’iter”.

Sappiamo che lei è sempre impegnato su più fronti: ora a cosa si sta dedicando in particolare?

“Dopo una forzata pausa di un anno, per cercare di tamponare – nel mio piccolo – le tante urgenze che il terremoto ha generato al ‘Divini’ e all’Università di Camerino, sto terminando il mio ultimo libro, come promesso alla mia casa editrice, la “FrancoAngeli”, che ringrazio per la pazienza e la comprensione”.

Di che cosa tratta?

“Di matematica, codici segreti, criptovalute, Wikileaks, elezioni digitali, aste on-line e molto altro ancora in modo, spero, divulgativo e abbordabile”.

m. g.

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