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Tarcisio Antognozzi
Tarcisio Antognozzi

Piano rifiuti, Antognozzi: “Niente CSS, tuteliamo la salute”

E’ stato discusso in Provincia il Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti nel maceratese sulla base di un documento preliminare redatto dalla società di consulenza “Oikos progetti”. Ne è scaturito un dibattito a livello provinciale che interessa tutti i Comuni. Il rischio non è più quello di avere una discarica sotto casa, ma di respirare aria inquinata per l’idea di bruciare il combustibile da rifiuti indifferenziati (CSS), magari in un ex cementificio come potrebbe essere quello di Selvalagli.

Per San Severino era presente – ed è intervenuto – il consigliere provinciale e assessore comunale Tarcisio Antognozzi, il quale ha preso una netta posizione di salvaguardia della salute pubblica.

“Il documento della Oikos – dice Antognozzi – è puntuale, analitico e approfondito, per cui elimina nebulosità e zone grigie, inducendo gli amministratori a dichiarare le proprie posizioni e a scegliere, a prendere decisioni. La nostra provincia ha iniziato prima di altri la raccolta differenziata e prima di altri ha raggiunto risultati eccellenti. Questo grazie a un grande patrimonio sociale e culturale che va valorizzato.
Dobbiamo ricercare l’eccellenza, senza sottostare a ricatti del genere: “O scegliamo questa strada o dovremo subire un aumento dei costi” oppure “Questa scelta è prevista dalla legge, quindi non ci sono motivi per non prenderla”. Infatti, non tutto ciò che è legale è giusto ed è a favore della persona e non tutto ciò che conviene è giusto ed è a favore della persona. Il CSS nuoce alla salute e questo ormai è appurato; affermare di volerlo produrre per incenerirlo altrove, perché la Regione fortunatamente impedisce l’incenerimento nelle Marche, non ci esime dal nostro dovere etico di non facilitare processi nocivi in qualsiasi parte d’Italia o del mondo. Non si tratta di dire “Non nel mio giardino”, “Non a Tolentino o a Castelraimondo”, ma di dire “Neanche a Firenze, Brescia o Vienna”. Rispetto alla soluzione “discarica” o alla soluzione “produzione di CSS e successivo incenerimento” dobbiamo ricercare una terza via – ad esempio la produzione di inerti con sistemi di ossidazione flameless – anche se è più lunga, complessa e costosa. La nostra gente comprenderebbe aumenti di costi se motivati dalla necessità di salvaguardare la salute dei nostri figli, dei nostri nipoti e del nostro pianeta”.

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