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Anche la Tirreno-Adriatico passa per San Severino
Anche la Tirreno-Adriatico passa per San Severino

Anche la Tirreno-Adriatico passa per San Severino

Oltre al Giro d’Italia (di passaggio qui il 16 maggio per la sua undicesima tappa), le strade settempedane sono pronte ad accogliere anche l’edizione 2018 della Tirreno-Adriatico. Presentata al Santuario di Loreto, la Corsa dei due mari porterà la carovana dei ciclisti a San Severino nella giornata dell’11 marzo. Ma vediamo il dettaglio. Si parte il 7 marzo in Versilia con una cronometro a Lido di Camaiore sulla distanza di 21.5 chilometri. Quindi, il giorno dopo si arriva a Follonica (167 km), dove – per il finale – verranno affrontati tre giri in un circuito con poche curve e lungo 8.300 metri a tornata. Il gruppo poi si sposta fino a Trevi (234 km), con la terza frazione, la più lunga dell’intera settimana. Più di 2.700 metri di dislivello positivo disseminati su brevi ma arcigni strappetti, di cui quattro contabilizzati come Gran premi della montagna. Giungiamo così alla quarta tappa (10 marzo), la Foligno-Sassotetto (219 km). La salita di Sarnano misura 14.2 km e presenta una pendenza media del 5.8%, con punte massime del 12%. Lunghi rettilinei saranno la costante per tutta la scalata, che si addolcisce una volta entrati nelle battute finali. Il giorno successivo – 11 marzo – la carovana parte da Castelraimondo per arrivare a Filottrano dopo 178 km. E’ la quinta tappa ed è indubbiamente la giornata più attesa. Più che per l’effettivo interesse della gara giornaliera, quanto per il significato che caratterizza l’appuntamento. In questa frazione, infatti, la mente va subito a Michele Scarponi, il cittadino più noto che Filottrano abbia partorito. I ciclisti attraverseranno il territorio di San Severino percorrendo la provinciale 361. In ogni caso la prima metà abbondante di tappa è poco significativa, se si eccettua la scalata del terribile muro di Montelupone, in passato passaggio fondamentale nella Corsa dei due mari. Si transita per i centri storici in quota di Castelfidardo e Osimo (questo valido come Gran premio della montagna) prima di entrare nel circuito finale di 16.1 km da ripetere due volte. A caratterizzarlo è il muro di Filottrano, con pendenze che toccano il 15% e che viene percorso in toto solo nel terzo e ultimo passaggio. Da qui rimangono ancora 3.1 km di impegnativa discesa e successiva risalita di media pendenza fino al traguardo.

Le ultime due frazioni sono la Numana-Fano (153 km) e la cronometro di San Benedetto, il 13 marzo. La riviera delle palme decreterà, dunque, il vincitore dopo 7 giorni di corsa.

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