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Andrea Eugeni vince 7Emirates run: 497 km nel deserto

“Non so come ha fatto, perché non ha sostenuto allenamenti particolari per realizzare l’impresa. Forse ha portato a termine la corsa grazie al fatto che ha 47 pulsazioni cardiache al minuto, è un bradicardico, ma sinceramente stavolta ha sorpreso anche me”. L’immarcescibile presidente del Moto Club Settempedano, Mario Eugeni, commenta così la vittoria di uno dei suoi tre figli, Andrea, alla 7Emirates Run. Una corsa estrema di ben 497 chilometri nel deserto degli Emirati Arabi Uniti, nel sud est della penisola araba, una sfida che rasenta l’impossibile. Ce l’ha fatta il settempedano che partì alcuni anni fa per stabilirsi definitivamente in Spagna, a Las Palmas de Gran Canarias, convinto della sua scelta di vita, ma soprattutto dal cuore grande. “Finita l’avventura – posta infatti nel suo profilo facebook – è il momento di rendersi utili per il vero scopo della mia gara, ossia le donazioni. Chiedo agli amici di collaborare al progetto della Fondazione Al Jalila, il cui programma Imcan (=attiva, in arabo, ndr) è volto a migliorare la mobilità di pazienti con carenze di arti attraverso la fornitura di protesi e sedie a rotelle”. Alla generosità finale Andrea Eugeni, sostenuto dal tifo a distanza dei fratelli Luca e Marco e del padre Mario, volato in Spagna, come di consueto, “per dare una mano”, nonostante i guai da terremotato senza più la propria abitazione, ci è arrivato dopo una settimana d’inferno nel deserto. “L’ultimo giorno – ammette Andrea – è stato tremendo un po’ per le tante salite nei 71 km percorsi, ma soprattutto perché le caviglie non ne volevano sapere più di sostenermi: gonfissime e doloranti. Ma non ho mai pensato al ritiro, perché è stata un’esperienza troppo bella! Una prova in cui la testa conta più del fisico. Ho capito solo alla fine che ero riuscito a vincere la 7Emirates Run! Un sogno divenuto realtà”. La chicca che Andrea merita.

Luca Muscolini

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