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Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia

La strage di Nassiriya, 14 anni dopo: ricordati i caduti

“Stretti nella vostra bella uniforme nera che indossate con fierezza ed orgoglio sappiate di godere dell’affetto e della stima della nostra città”.
Con queste parole il sindaco Rosa Piermattei si è rivolta ai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri nella Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace in occasione della quale è stato reso omaggio, a quattordici anni dall’attentato, anche alle vittime della strage di Nassiriya. Presenti alla manifestazione, svoltasi presso il monumento ai Carabinieri nel rione Settempeda, il comandante della locale stazione dell’Arma, Massimiliano Lucarelli, una rappresentanza dei militari in servizio in città fra cui i Carabinieri forestali, il presidente e i soci della locazione sezione dell’Associazione nazionale Carabinieri, l’Associazione nazionale Combattenti e reduci, l’Associazione nazionale Arma di Cavalleria, l’Associazione Nastro azzurro, la Polizia municipale, i volontari della Croce rossa e del gruppo comunale di Protezione civile. Fra le autorità anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore comunale all’Istruzione, Vanna Bianconi, diversi consiglieri comunali. Alla cerimonia ha preso parte pure una delegazione di studenti cui il primo cittadino ha rivolto un particolare saluto vista la giornata di festa.
“Richiamare alla mente la grande espressione collettiva di affetto e di cordoglio che ci fu dopo quel tragico attentato ancora oggi ci aiuta a ricordare che la memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese non appartiene alle Forze armate, né alle Istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell’intera collettività”, ha ricordato il sindaco Piermattei. Poi ha aggiunto: “In questa giornata il nostro pensiero va a tutti coloro i quali hanno perso la vita nell’adempimento del dovere, al servizio del Paese e della comunità internazionale per la sicurezza e la stabilizzazione delle aree di crisi. Ancora oggi ci sono tantissime persone, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, del nostro Esercito e di altri eserciti di tutto il mondo, che prestano servizio nelle zone di guerra. Sono lì per aiutare a portare la pace. Spesso ci dimentichiamo di dire grazie, anche solo con un sorriso quando incrociamo il loro sguardo, alle forze dell’ordine. E’ un grazie che mi sento di rivolgere a chi rappresenta qui oggi l’Arma dei Carabinieri e, più in generale le forze dell’ordine”.

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