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La foto di gruppo
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Il dottor Franco Linci in pensione: una festa carica di ricordi

Nessuno è voluto mancare al pranzo di pensionamento del medico ginecologo Franco Linci, che da qualche mese ormai non è più in servizio nel nostro ospedale. E’ stata una bellissima festa, carica di ricordi e di emozioni, organizzata a puntino in un’accogliente locanda nelle campagne maceratesi. Originario di Sant’Elena, il dottor Linci è stato assieme a Mantovani – e più tardi alla Cacciamani e a Felicioli – il “pioniere” dell’ostetricia-ginecologia di San Severino, dando vita a un reparto che per decenni è stato un importante punto di riferimento per l’intera provincia di Macerata, e non solo. Un “nido” sicuro per le cicogne!

Oggi le mamme vanno ancora lì, ma le culle sono vuote: non possono più nascere bambini a San Severino, a causa di una bieca volontà politica dettata solo da interessi di parte (questa, però, è un’altra storia…); è rimasto operativo soltanto Felicioli, il più giovane dei quattro storici pilastri. Gli altri medici ormai se ne sono andati tutti: chi in pensione – come, appunto, Linci – chi ad esercitare altrove la propria attività, come il dottor Cecchi, la dottoressa Simonetti o il dottor Pelagalli.

Ma di Franco Linci, uomo di poche parole, dal tono sempre garbato e rassicurante, restano impresse nella storia dell’ospedale “pagine” epiche, aneddoti molto belli e ricordi che rendono onore al personaggio, alle sue qualità umane e professionali.

Nel corso della festa di pensionamento il presidente del gruppo teatrale “L’alternativa”, Graziano Rapaccioni, che da tanti anni lavora al centralino della struttura sanitaria settempedana e, come molti altri dipendenti, conosce bene Linci, ne ha tracciato un profilo e ne ha simpaticamente riassunto la vita facendo ricorso a tutto il suo “mestiere” di poeta dialettale.

Vi proponiamo gli ultimi passaggi del lungo testo in vernacolo scritto da Rapaccioni.

Franco, quante donne hi fattu parturì!?

E’ ‘ccuscì tante che mancu lo sai dì!

Ma pe tutte ci utu ‘na parola bòna,

che ancò te stima da medicu e persona

l’hi tenute pe ma, jhi offérto fiuri e tante ancò le curi!

A me me ‘rria tante chiamate

ancò de signore da te visitate

che vòle sape se ancò ce stai o pure se da che parte vai!

Allora io je dico: sta a la Fiosiomed a visità co le lampade a led!

Grazie dottò de la tua pazienza, non avimo potutu fà mai senza.

Grazie de la tua fiducia e rispetto,

grazie de ogni cosa, ogni progetto,

grazie da tutti: medici, ostetriche, infermieri,

Oss, baristi, centralinisti e portieri.

Grazie da tutti i presenti

a te dottò Linci auguri e complimenti!

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