Home | Economia | “Come Anteo, radicati al terreno ma con lo sguardo lontano”
Euro Net San Severino Marche
Il professor Adornato, rettore dell'Università di Macerata
Il professor Adornato, rettore dell'Università di Macerata

“Come Anteo, radicati al terreno ma con lo sguardo lontano”

“L’anima dei luoghi siamo noi. Gli agricoltori non si piangono addosso, sono tenaci e rimangono sul territorio. Facciamo come i nostri nonni che, dopo il secondo conflitto mondiale, sono ripartiti. Ricominciamo come e meglio di prima”. Questo l’accorato appello lanciato dalla morrovallese Mirella Gattari, presidente regionale della Cia, Confederazione italiana agricoltori, in apertura del convegno sulla ricostruzione al “Tacchi Venturi”, la quale ha aggiunto: “E’ necessario però ripartire in fretta, con leggi straordinarie attraverso cui si possa fronteggiare un fenomeno straordinario come il terremoto”. Che deve “vederci uniti e lavorare insieme”, ha aggiunto Giorgio Ligliani, collega provinciale di Cna, Confederazione nazionale artigianato. Il “must” dell’incontro, moderato dal responsabile di Casa ecologica, Leonardo Virgili, è stato tuttavia la ricostruzione aldilà della pura scelta urbanistica e architettonica. “Il terremoto ha distrutto borghi votati al turismo, peraltro già in fase di regresso prima del recente sisma – ha aggiunto il direttore provinciale di Cna, Luciano Ramadori -. Molti giovani se ne vanno per paura. Noi dobbiamo ripartire dal basso, da chi vive sul territorio”. Alla dotta analisi della capitolina Elena Battaglini, della Fondazione “G. Di Vittorio”, è seguita la preoccupata disamina di Eleonora Cutrini, docente di Economia applicata dell’ateneo maceratese: “Il turismo nel maceratese a dicembre e gennaio non c’è stato proprio”. A cui si è aggiunta la testimonianza del docente universitario camerte di Urbanistica, Massimo Sargolini: “Alla crisi preesistente si è aggiunta quella dovuta al terremoto”. Profondo l’intervento dell’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, che ha esortato a “recuperare il senso del tempo per capire l’anima, cristiana, di questi luoghi che non potranno più essere come prima”. Dal mondo sindacale l’invito “a dover ricostruire il tessuto sociale – come ha sottolineato Daniel Taddei di Cgil Macerata – all’interno di una situazione occupazionale già difficile in precedenza”, concorde con il parere giunto via telefono dal professor Vito Teti dell’Università di Calabria per “mantenere la rete di relazioni e legami che costituisce la memoria dei paesi, per evitare la dispersione e l’abbandono delle comunità coinvolte dal sisma”. Il rettore dell’ateneo maceratese, Francesco Adornato, ha concluso ricordando “la figura mitologica del gigante Anteo, “radicato” nel terreno. Come lui che scrutava lontano, le università devono guardare al futuro costruendo nuovi percorsi per gli studenti”.

Lu. Mus.

Il convegno, che inizialmente doveva tenersi all’Italia, è stato promosso da Cna e Cia a margine dell’inaugurazione della nuova sede associativa in via Virgilio da San Severino n.56.

 

Centro Medico Blu Gallery