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Sala Italia: l'intervento di Vittorio Sgarbi
Sala Italia: l'intervento di Vittorio Sgarbi

Liana Lippi, una donna speciale che amava San Severino

“Ho perso mia madre lo scorso anno, Liana un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano”. Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più famoso d’Italia, parla a cuore aperto nella Giornata in ricordo di Liana Lippi, l’ex soprintendente ai Beni architettonici e paesaggisti delle Marche scomparsa poco tempo fa.

San Severino ha dedicato a lei, donna di grande cultura e profonda conoscenza, una serata al teatro Italia preceduta da una messa celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, il quale ha poi portato in sala la sua testimonianza assieme al sindaco Rosa Piermattei, all’arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, al direttore della Direzione generale educazione e ricerca del Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo, ex soprintendente delle Marche, architetto Francesco Scoppola, al presidente della Fondazione Salimbeni, Stefano Papetti, all’ex sindaco di Civitanova Marche, Ivo Costamagna.

“La professoressa Liana Lippi – ha detto il sindaco Piermattei – ha dato molto a questa comunità. Ho avuto poco tempo per conoscerla ma è stato sufficiente per capire la sua bontà, la sua voglia di dare e di fare, il suo impegno per far conoscere al mondo i tesori d’arte settempedani”.
“Purtroppo ci accorgiamo delle persone che ci stanno vicine quando non sono più abbracciabili – ha sottolineato invece il cardinal Menichelli –. Liana era una persona che prendeva le cose di petto, ci lavorava cercando di essere sempre fedele al suo compito. Era di una onestà e di una rettitudine molto particolari, queste doti erano la sua caratteristica. E poi aveva un grande amore per questa città”.
“La professoressa Lippi – ha fatto eco l’arcivescovo – è stata una delle prime persone che mi hanno raccontato delle bellezze di San Severino. Nelle ultime settimane di vita, piagata dalla malattia, l’ho vista piangere e mi ha fatto piangere ma aveva ritrovato una profonda fede”.
Commosso il ricordo dell’ex collega di lavoro, il soprintendente Francesco Scoppola: “Liana aveva qualcosa di speciale, non pensava né alla popolarità né al lustro. Liana era attenta all’interesse generale e lo faceva anche nel dubbio, aveva anche il dubbio di sbagliare talvolta. Oggi avrebbe detto smettetela di ricordarmi e vediamo che si può fare per le Marche”.

Di una figura “portatrice di valori e non di dogmi”, ha invece parlato l’ex primo cittadino di Civitanova, Ivo Costamagna: “Ha fatto iniziare l’attività politica a Vittorio Sgarbi, sapeva che con lui la città di San Severino sarebbe entrata in un circuito internazionale”.

d. p.

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