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E-commerce con "Daje Marche"
E-commerce con "Daje Marche"

“Daje Marche”, tutti insieme possiamo farcela…

A dieci giorni dal terremoto la situazione, a San Severino (ma un po’ in tutta la provincia), è di stallo. Si fatica a trovare soluzioni per le persone rimaste senza casa, che fanno ancora affidamento sui punti di accoglienza come i palasport o dormono in roulotte e camper acquistati autonomamente. E si stanno vagliando tutte le ipotesi per i futuri posizionamenti dei container, per esigenze che vanno da quelle scolastiche (Itis) a quelle abitative. In tutto ciò si nota una grande assenza, si spera momentanea: quella dell’assistenza alle imprese. La Confartigianato sta organizzando diverse conferenze nel territorio (una, ieri, anche a San Severino) e la difficoltà che ne emerge è la situazione di dover mandare avanti un negozio senza più una sede in cui lavorare. Chi può ancora fare affidamento su un locale agibile, comunque, si trova a vendere in città svuotate, impoverite e scoraggiate. La Regione si sta attivando per accedere a determinati incentivi in questo senso, ma nel frattempo ristoranti e negozi faticano ad andare avanti. La priorità è giustamente dare a tutti un tetto sulla testa, ma turismo, ricezione e commercio sono linfa vitale per i piccoli Comuni e questa linfa è attualmente a rischio.
In questa situazione, certamente non facile, è nata una realtà che promette di aiutare molti di questi commercianti. Si chiama Daje Marche ed è stata lanciata a Tolentino, ma conta già diversi volontari di San Severino. L’intento è tirar su in tempi record una piattaforma di e-commerce: un grande negozio online, che fornirà ai commercianti di tutto il territorio un canale di vendita alternativo per la loro merce. Prodotti tipici marchigiani, in larga parte, ma anche provenienti da altri settori (come l’abbigliamento): con il Natale alle porte si spera di poter ampliare la visibilità il più possibile, per permettere ai commercianti di tirare avanti fino all’arrivo degli aiuti statali.
E la visibilità, al momento, sembra non mancare. L’iniziativa è partita da Paolo Isabettini, giovane architetto di Tolentino, a pochi giorni dal terremoto del 30 ottobre. È bastato lanciare un appello a creativi digitali, fotografi, grafici, copywriter ed esperti di comunicazione e marketing, e subito le offerte di volontariato hanno iniziato a fioccare: 500 condivisioni del primo post su Facebook ed ecco che, in pochi giorni, i numeri sono cresciuti vertiginosamente, con più di 150 volontari e 9000 iscritti alla pagina. In tanti hanno lamentato l’assenza di un’alternativa marchigiana ad iniziative come le amatriciane solidali di agosto o la mancanza della visibilità che stanno avendo prodotti come il prosciutto di Norcia e le lenticchie di Castelluccio. Purtroppo, si sa, a livello mediatico la provincia di Macerata non ha la stessa notorietà. Speriamo che l’iniziativa di Daje Marche porti un po’ di fiducia nei commercianti delle zone colpite e accenda un riflettore in più sul nostro territorio. Chi volesse contattare gli organizzatori per partecipare (come creativo o come commerciante) può farlo compilando un apposito form che si trova nella pagina Facebook.

Alessandra Rossi

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