Home | Economia | Post terremoto, parola d’ordine: “Ripartenza”
Euro Net San Severino Marche
Dalle macerie alla rinascita: ce la possiamo fare!
Dalle macerie alla rinascita: ce la possiamo fare!

Post terremoto, parola d’ordine: “Ripartenza”

“Dobbiamo ripartire subito. Magari con l’aiuto degli abitanti della costa, che in questo periodo per ovvie ragioni stiamo affollando. Devono venire a farci visita per ammirare i luoghi che sono agibili, le bellezze del territorio, seppur martoriato dal sisma e la bontà dei nostri prodotti tipici, che sono tanti”. È l’appello della Pro loco di San Severino, presieduta dal giovane Andrea Migliozzi che con le collaboratrici Maria Laura Moscatelli e Manuela Panzarani, a cui è venuta l’idea, sta pensando qualche iniziativa che possa calamitare a San Severino tante persone. “Siamo vivi e vegeti. Tanti luoghi non sono stati neanche scalfiti dal terremoto – rimarca la Moscatelli – e chi ha subìto danni sta facendo del tutto per ripartire”. Ripartenza. Parola magica, presa alla lettera dai commercianti, autentica anima del territorio. Pacifico Vittorini, storico gestore del Bar dello stadio ora inagibile, non ha dubbi. “Molti mi chiedono quando riaprirò – rivela Vittorini dall’Oasi del Gusto, una srl che gestisce a Taccoli con la moglie Silvana Vissani e i figli Mirco e Lorenzo -. Per ora l’unico nostro esercizio aperto è nel solido centro Blugallery, ma mi sto attrezzando per reperire a mie spese un modulo da porre nell’attuale zona gazebo di lato al Bar dello stadio per poter far fronte alle esigenze della clientela di un intero rione rimasto sguarnito. Svolgiamo una funzione pubblica, i clienti sono affezionati. E supportiamo anche diverse famiglie, dato che abbiamo a libro paga 12 lavoratori a tempo indeterminato. Chiediamo agli amministratori soltanto di poter snellire le operazioni burocratiche per riattivarci immediatamente. Vorrei poter rialzare la saracinesca vicino al comunale prima di Natale”. Vuole bruciare i tempi anche Barbara Bianchi, amministratrice di Sport Bar: “La gente – dice – mi ferma per strada per chiedermi quando e dove riapriremo. Stiamo valutando diverse location per far rinascere quello che per quasi vent’anni è stato un esercizio fiorente. Fa male vedere la saracinesca di via Settempeda abbassata, ma non molliamo”. A proposito di prodotti tipici interviene Marisa Bianchini dell’Antica pasticceria che con il marito Venanzo Rocci e il figlio Leonardo gestisce tre punti vendita, due a San Severino e uno a Tolentino. “Diversi dolci tipici doc come il pane nociato o la crescia fogliata dopo lo sciame sismico rischiano di rimanere invenduti. Invitiamo tutti a venire a trovarci. A San Severino anche la nostra Casa del pane in viale Eustachio è agibile. È solo stato necessario rimettere in sicurezza i tetti delle case soprastanti. Ma noi ci siamo. A Tolentino con la nostra gestione il blasonato bar Zazzaretta in centro storico aveva ripreso quota. Contiamo di riaprirlo lunedì prossimo dato che i locali sono agibili ed è rimasto chiuso solo per motivi di sicurezza generale. Anche il centro storico tolentinate, come quello di San Severino, può e deve continuare a vivere”. Per la cartoleria Il Mondo a righe di Piazza del Popolo e la Borgiani’s Hut destino simile. “In piazza ci sentiamo al sicuro – rivela Fausto Lorenzini, che gestisce l’edicola con la figlia Claudia – ma la nostra abitazione di viale Mazzini ha subìto molti danni. Ora siamo in casa di parenti. La situazione è difficile, speriamo che l’emergenza non duri a lungo perché siamo stanchi. L’occupazione in negozio ci distoglie dalla paura”. Graziano Borgiani e la compagna Manuela Mataloni hanno il palazzo del loro appartamento inagibile, così come la casa dei genitori di Graziano, parzialmente quella della mamma di Manuela, “però la nostra Hut (=capanna) ci consola. Stiamo già preparando i prodotti per Natale ed i mezzi che noleggiamo sono fruibili. In un pulmino – è la loro situazione originale in attesa di una casa in affitto a breve – dormiamo”.

Luca Muscolini

Centro Medico Blu Gallery