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Il "Don Orione", in cui era ospitata la Casa di accoglienza
Il "Don Orione", in cui era ospitata la Casa di accoglienza

Terremoto: chiuse Sant’Agostino e casa d’accoglienza

“Abbiamo diversi problemi. Chiese chiuse e danneggiate, inagibile la casa d’accoglienza, case inagibili, mentre la popolazione è allarmata”. E’ un primo bilancio della situazione a San Severino, tracciato al Sir (l’agenzia di informazione della Cei, la Conferenza episcopale italiana) dal parroco della concattedrale di Sant’Agostino, monsignor Aldo Romagnoli. Nello specifico, la casa d’accoglienza della vicaria, che aveva 5 ospiti e si trovava in un’ala dell’edificio dell’ex Istituto Don Orione, è stata evacuata e si sta cercando una situazione alternativa con i servizi sociali del Comune. “La concattedrale – riferisce il vicario don Aldo Romagnoli – al momento è chiusa in attesa dei sopralluoghi per verificarne l’agibilità”, come pure altre chiese, mentre per quanto riguarda la popolazione che si trova fuori casa – “in molti questa notte hanno dormito in auto” – “il Comune sta preparando strutture per la prima accoglienza”.

 

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